Gens ferox et ingenii auidi ad pugnam cum procul uisis Romanorum signis ut extemplo proelium initura explicuisset aciem, postquam neque in aequum demitti agmen uidit et cum loci altitudine tum uallo etiam tegi Romanos, perculsos pauore rata, simul opportuniores quod intenti tum maxime operi essent, truci clamore adgreditur Ab Romanis nec opus intermissum -- triarii erant, qui muniebant -- et ab hastatis principibusque, qui pro munitoribus intenti armatique steterunt, proelium initum |
Ma poi, rendendosi conto che i Romani non accennavano a scendere in pianura bensì cercavano di proteggersi non solo sfruttando la posizione elevata ma anche con l'ausilio di una trincea, supposero che i nemici fossero in preda al panico e, nel contempo, che risultassero ancor più vulnerabili proprio perché impegnati nella costruzione Per questo attaccarono con urla spaventose I Romani, senza interrompere il lavoro (nel quale erano occupati solo i triarii), cominciarono a combattere con le file degli hastati e dei principes, piazzate all'erta con le armi in pugno, davanti ai compagni impegnati nei lavori |
Praeter virtutem locus quoque superior adiuuit, ut pila omnia hastaeque non tamquam ex aequo missa uana, quod plerumque fit, caderent sed omnia librata ponderibus figerentur; oneratique telis Galli, quibus aut corpora transfixa aut praegrauata inhaerentibus gerebant scuta, cum cursu paene in adversum subissent, primo incerti restitere; dein, cum ipsa cunctatio et his animos minuisset et auxisset hosti, impulsi retro ruere alii super alios stragemque inter se caede ipsa foediorem dare; adeo praecipiti turba obtriti plures quam ferro necati |
Al di là dell'effettivo valore, ciò che li aiutò fu anche la posizione sopraelevata: le loro aste e i loro giavellotti, invece di andare a vuoto come spesso succede quando vengono lanciati su un terreno pianeggiante, centravano sempre il bersaglio, per il peso stesso che li portava a conficcarsi E i Galli, schiacciati dai proiettili che li raggiungevano passandoli da parte a parte, oppure si conficcavano negli scudi appesantendoli, dopo essere avanzati di corsa lungo l'erta del monte, in un primo tempo si fermarono, disorientati; poi - qvella semplice esitazione aveva ridotto il loro slancio e dato animo agli avversari - ricacciati indietro, presero a ruzzolare l'uno sull'altro, e questo provocò un massacro ancora più cruento di qvello inferto dai colpi nemici Furono più gli uomini calpestati dalla massa che rovinava verso la pianura dei compagni caduti in combattimento |