Una fucina per il ferro - Joseph Wright, 1772

Una fucina per il ferro - Joseph Wright, 1772

dalle sue origini in Gran Bretagna, a partire dal XVIII secolo, la rivoluzione industriale cominciò a diffondersi in tutta Europa, producendo violenti mutamenti al lavoro e al paesaggio, ai quali gli artisti risposero in maniera diversa

Alcuni si ritirarono in una contemplazione nostalgica, altri, incluso l'artista e poeta visionario William Blake, erano critici sugli effetti dell'industrializzazione, mentre altri ancora erano entusiasti dell'idea di speranze di progresso che prometteva e del suo potenziale di drammaticità visiva. 

Uno di questi fu Joseph Wright che trascorse la maggior parte della sua vita nella città nativa di Derby, un importante centro manifatturiero. Molte delle sue opere principali trasmettono l'euforia della scoperta scientifica e dei progressi della produzione meccanizzata. Wright conosceva molti eminenti scienziati e industriali della sua epoca e la sua conoscenza diretta degli strumenti scientifici e dei macchinari gli consentì di rappresentare con precisione la nuova tecnologia.

Intorno al 1770, Wright dipinse cinque notturni che raffiguravano botteghe di maniscalchi e miravano a enfatizzare la natura eroica del lavoro. Una fucina per il ferro mostra un uomo intento a posizionare un lingotto rovente sotto un maglio a leva azionato ad acqua, del genere che aveva sostituito gli strumenti manuali del maniscalco. Il fonditore fa una pausa dal lavoro per guardare la sua famiglia che proprio come lui, è inondata dal caldo bagliore della fucina. Il suo elegante ma panciotto a righe e l'atteggiamento rilassato suggeriscono la prosperità e la comodità generale dalla nuova tecnologia. In primo piano, un uomo anziano, probabilmente il padre del proprietario, contempla la scena

Il volo delle Streghe - Francisco Goya

i dipinti più famosi di Jacques-Louis David

Innamorato coronato di fiori - Fragonard

ritratto di Luigi XIV - Hyacinthe Rigaud

Stendendo il bucato sul tetto - Kitagawa Utamaro,1794 circa

Matrimonio alla moda: La colazione - William Hogarth 2/6