Si tratta della storia di una conversione di massa e di un immenso martirio avvenuti all'epoca degli Imperatori Adriano e Antonino. Acacio fu inviato a sedare una rivolta in Armenia. Lui e i suoi uomini conseguirono la vittoria solo dopo avere incontrato un angelo che gli indusse ad abbracciare il cristianesimo.
Ebbero tuttavia l'ordine di abiurare alla nuova fede: poiché si rifiutarono, i 9.000 neofiti guidati da Acacio furono torturati e poi crocifissi sul monte Ararat; a essi si unirono mille altri soldati, essi pure martirizzati, e la storia divenne: I diecimila Martiri. È una delle narrazioni continue più complessa eseguiti dal Pontormo. Jacopo illustra cno ricchezza di dettagli gli eventi drammatici, in una serie di episodi collegati l'uno con l'altro in modo ingegnoso.
Dall'angolo in alto a sinistra in senso antiorario l'osservatore può assistere:
- al battesimo di Acacio e dei suoi soldati
- al Trionfo sulla rivolta ottenuta nel nome della nuova fede
- in primo piano l'artista ritrae in posizione preminente l'ordine Imperiale dato per costringere i neofiti ed abbandonare il cristianesimo e la loro irrevocabile condanna
- più in alto a destra appare l'angelo che miracolosamente rimuove i chiodi dalla via dolorosa lungo la quale i nuovi cristiani sono costretti a camminare