Cicerone, De Inventione: Libro 02; 161-170, pag 4

Cicerone, De Inventione: Libro 02; 161-170

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Inventione parte Libro 02; 161-170
Atque in iis omnibus, quae ante dicta sunt, quid fieri et quid facile fieri possit, oportet considerare In tutto ciò che si è affermato è da considerare ciò che è realizzabile e quello che è facile a realizzarsi
Facile id dicemus, quod sine magno aut sine ullo labore, sumptu, molestia quam brevissimo tempore confici potest; posse autem fieri, quod, quamquam laboris, sumptus, molestiae, longinquitatis indiget atque [aut] omnes aut plurimas aut maximas causas habet difficultatis, tamen his susceptis difficultatibus confieri atque ad exitum perduci potest Chiameremo facile quello che può essere realizzato, nel minor tempo possibile, con poca o senza fatica, spesa, disagio; affermeremo come possibile a realizzarsi ciò che richiede fatica, denaro, tempo e disagio, e che inoltre implica sia tutti gli inconvenienti della difficoltà, sia per lalto numero che per il loro considerevole peso, ma che tuttavia può essere portato a termine, non appena ci siamo fatti carico di queste difficoltà
[170] Quoniam ergo de honestate et de utilitate diximus, nunc restat, ut de iis rebus, quas his adtributas esse dicebamus, necessitudine et affectione, perscribamus [170] Poiché abbiamo trattato dellonesto e dellutile, dobbiamo trattare quei punti, che abbiamo affermato che andava aggiunti cioè la necessità e lo stato danimo

Maybe you might be interested

Cicerone, De Inventione: Libro 01; 31-40
Cicerone, De Inventione: Libro 01; 31-40

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Inventione parte Libro 01; 31-40

Puto igitur esse hanc necessitudinem, cui nulla vi resisti potest, quo ea setius id, quod facere potest, perficiat, quae neque mutari neque leniri potest Credo quindi che la necessità sia quella a cui non si può impedire, con nessuna forza, di portare a compimento ciò di cui essa è capace, e che daltronde non è modificabile né limitabile
Atque, ut apertius hoc sit, exemplo licet vim rei, qualis et quanta sit, cognoscamus E, affinché questo concetto sia più chiaro, possiamo rendere chiaro, mediante un esempio, in che cosa consista la necessità e quanto grande ne sia la forza
Uri posse flamma ligneam materiam necesse est una cosa necessaria che la materia del legno sia combustibile
Corpus [animal] mortale aliquo tempore interire necesse est; atque ita necesse, ut vis postulat ea, quam modo describebamus, necessitudinis; huiusmodi necessitudines cum in dicendi rationes incident, recte necessitudines appellabuntur; sin aliquae res accident difficiles, in illa superiore, possitne fieri, quaestione considerabimus necessario che un corpo [animale] mortale a un certo momento venga a morire; e è talmente necessario, come è richiesto dalla forza della necessità che abbiamo trattato in precedenza; quando nei discorsi capiteranno stati di necessità di tale genere, saranno definibili giustamente necessità, ma se avremo a che fare solamente con cose difficili, le faremo far parte nella questione precedente, cioè del possibile
Tags: #cicero
Cicerone, In Verrem: 02; 04-106-110

Cicerone, In Verrem: 02; 21-25

Cicerone, De Oratore: Libro 01; 01-05

Cicerone, In Verrem: 02; 04-01-02

Cicerone, Filippiche: 04; 11-14

Cicerone, In Verrem: 02; 04-96-100