Gettysburg 1863: la più grande battaglia combattuta sul suolo nordamericano

Gettysburg 1863: la più grande battaglia combattuta sul suolo nordamericano

vede opposti confederati del sud e unionisti del Nord impegnati nella guerra di Secessione. I sudisti del generale Lee tentano ancora una volta di invadere i territori dell'Unione, ma a Gettysburg le velleità della confederazione vanno in frantumi dopo tre giorni di battaglia

Nel 1863, terzo anno della guerra di Secessione americana, l'esercito sudista ha conseguito numerose vittorie sugli unionisti, è riuscito a invadere il nord e a raggiungere la Pennsylvania, attraversata da una linea ferroviaria fondamentale per rifornire gli eserciti nordisti. Il primo luglio, a cordo di provviste, i sudisti mandano per le campagne alcune pattuglie in ricognizione e una brigata di cavalleria che si spinge fino alla cittadina di Gettysburg.

Fuori del centro urbano è in avanscoperta un'altra brigata unionista del Nord che resiste per due ore ai confederati, i quali, raggiunti dai rinforzi, riescono a mettere in fuga i nordisti. Lee da l'ordine di occupare l'altura, abbandonata da questo piccolo reparto nordista, e da aspettare l'arrivo del grosso dell'esercito del Nord, comandato dal Maggiore generale George Gordon Meade, ma è Meade a occupare l'altura del Cemetery Ridge.

Alle 16 del 2 luglio 1863 i sudisti attaccano il fianco sinistro nemico per occupare l'altura di Little Round Top, che rappresenta una buona posizione per le artiglierie confederate, mai nordisti rallentano l'assalto, e la collina alle loro spalle è presto occupata dal XX Reggimento del Maine. Il generale Lee  pensa che gli attacchi sui fianchi abbiano indebolito Meade e che basti un assalto al centro per risolvere la battaglia, non sapendo che nella notte sono arrivati i rinforzi

i generale Robert Lee e George Meade, comandanti dei 2 schieramenti i generale Robert Lee e George Meade, comandanti dei 2 schieramenti

Lee alle 13 del giorno seguente ordina il fuoco delle batterie e poi l'avanzata contro il centro: è la carica di Pickett, famosa per la temerarietà suicida, cui fanno seguito una strage di sudisti e la ritirata confederata. Con la sconfitta di Gettysburg la confederazione sudista si avvia alla sconfitta definitiva, sancita il 9 Aprile 1865 dalla resa del Generale Lee ad Appomatox. La guerra termina dopo aver provocato un ecatombe di vite umane: 360 mila tra gli unionisti vittoriosi e 275.000 tra i secessionisti del Sud

Il progresso tecnologico delle armi da fuoco provoca pesantissime perdite nelle fanterie, mandate allo sbaraglio: Lee perde 5.000 uomini in meno di 2 ore a Malvern Hill (luglio 1862), il generale nordista Grant a Cold Harbor ne perde 7.000 in meno di un'ora (giugno 1864)

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