si indovina, anche se non se ne vedono i lineamenti, il volto del padre, trascurato e scavato dalla durezza della vita. Il suo capo, leggermente inclinato, e le braccia appoggiate alle ginocchia per aiutare a sostenersi, indicano la sua energia esaurita e il tono emotivo affranto. La gravità della malattia del bambino non consente evidentemente le effusioni di affetto che il bambino malato nel letto a fianco riceve dalla madre, e neppure le interazioni che, sullo sfondo, altri visitatori hanno con i veggenti.
Il padre, che stringe drammaticamente le sue mani alle ginocchia, come per bloccarle, non osa neppure stringere la mano del figlio esanime protesa verso di lui, sconvolto dallo spettacolo di dolore e timoroso di fare danni