Il resto della scena fa invece riferimento alla presentazione al tempio. Troviamo a sinistra Anna, la profetessa e inserviente del tempio, e Giuseppe che porta un paniere con due tortore, offerte per il rito di purificazione di Maria. La contaminazione dei due temi è da rintracciare nel Vangelo apocrifo dello pseudo Matteo dove si legge di due circoncisioni narrate dai Vangeli, una tenutasi otto giorni dopo la nascita di Gesù e l'altra avvenuta in occasione della presentazione al tempio, consistente nel rito di purificazione di Maria, che doveva compiersi quaranta giorni dopo la nascita del figlio.
Non è da escludere che Mantegna sia riuscito a consultare la copia manoscritta del Vangelo dello pseudo Matteo conservata nella biblioteca dei Gonzaga. Il soggetto sacro, articolato nei due episodi, appare quasi minimizzato nella grandiosa architettura classico-rinascimentale rivestita di stucchi e marmi. In alto le lunette sono dipinte a monocromo e rappresentano: il sacrificio di Isacco e Mosè che riceve le tavole della legge.