Nella stampa è raffigurato con l'abbigliamento dei monaci itineranti: sandali di paglia ai piedi e bastone. La Stampa raffigura il plenilunio di autunno, considerato in Giappone il momento migliore per ammirare e venerare la luna secondo un'antica usanza ritualizzata. Per ben due settimane il poeta, di origine samuraika, ha aspettato questo prezioso momento e ora il suo viaggio lo porta inaspettatamente ad ammirare la luna con due compagni inusuali: un paio di contadini, disegnati con fattezze quasi grottesche, con ombreggiature blu sul volto che indicano la barba non fatta.
Nella loro semplicità i contadini hanno preparato tutto il necessario per ammirare la Luna: la stuoia a terra dove si intravedono i tipici dolcetti fatti con farina di riso a forma tonda che ricorda la Luna piena, l'immancabile teiera e, su un tavolo, un semplice vaso ricavato da un bambù tagliato. Dentro il vaso fanno bella mostra di sé i fiori tipici dell'autunno, parte di quelle che sono note come le "7 erbe autunnali", ovvero le campanule e le infiorescenze erbose.