' hic annis gravis atque animi maturus Aletes: 'di patrii, quorum semper sub numine Troia est, non tamen omnino Teucros delere paratis, cum talis animos iuvenum et tam certa tulistis pectora | Allora Alete grave e maturo di coraggio: Dei patrii, sotto la cui protezione Troia è sempre, non vi preparate certamente a cancellare i Teucri del tutto, poiché allevaste tali animi di giovani e cuori così sicuri |
' sic memorans umeros dextrasque tenebat amborum et vultum lacrimis atque ora rigabat | Così commentando teneva le spalle e le destre di entrambi e rigava il volto e le guance di lacrime |
'quae vobis, quae digna, viri, pro laudibus istis praemia posse rear solvi | Quali per voi, quali degni premi, o eroi, penserei si possano pagare in cambio di queste glorie |
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Virgilio, Eneide: Libro 04 - PAROLE DI MALEDIZIONE CONTRO ENEA
Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 04 - PAROLE DI MALEDIZIONE CONTRO ENEA
pulcherrima primum di moresque dabunt vestri: tum cetera reddet actutum pius Aeneas atque integer aevi Ascanius meriti tanti non immemor umquam | Anzitutto gli dei ed i vostri caratteri li daranno bellissimi: i restanti poi li renderà presto il pio Enea ed Ascanio integro di età non immemore mai di così gran merito |
' 'immo ego vos, cui sola salus genitore reducto,' excipit Ascanius 'per magnos, Nise, penatis Assaracique larem et canae penetralia Vestae obtestor, quaecumque mihi fortuna fidesque est, in vestris pono gremiis | Anzi vi giuro io, cui sola salvezza (è), che sia tornato il padre, riprende Ascanio, per i grandi penati, Niso, il lare di Assaraco ed i penetrali della bianca Vesta, quanta sia per me la fortuna e la fiducia, le ripongo nei vostri petti |
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Virgilio, Eneide: Libro 06 - IL GIOVANE MARCELLO
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revocate parentem, reddite conspectum; nihil illo triste recepto | Richiamate il padre, restituitene la presenza; nulla di triste se lui sia tornato |
bina dabo argento perfecta atque aspera signis pocula, devicta genitor quae cepit Arisba, et tripodas geminos, auri duo magna talenta, cratera antiquum quem dat Sidonia Dido | Darò doppie tazze fatte d'argento e cariche di ceselli, che il padre prese, vinta Arisba, e due tripodi, due grossi talenti d'oro, un antico cratere che regala la sidonia Didone |
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Virgilio, Eneide: Libro 10 - EROISMO DI PALLANTE
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si vero capere Italiam sceptrisque potiri contigerit victori et praedae dicere sortem, vidisti, quo Turnus equo, quibus ibat in armis aureus; ipsum illum, clipeum cristasque rubentis excipiam sorti, iam nunc tua praemia, Nise | Se poi vincitore mi capiterà di prendere l'Italia e di impadronirmi degli scettri e decidere la sorte della preda avete visto con quale cavallo, con quali armi Turno avanza d'oro; eccettuerò dalla sorte quello stesso, lo scudo e le creste rosseggianti, già ora tuoi premi, Niso |
praeterea bis sex genitor lectissima matrum corpora captivosque dabit suaque omnibus arma, insuper his campi quod rex habet ipse Latinus | Inoltre il padre darà due volte sei corpi sceltissimi di madri e prigionieri e per ognuno le sue armi, oltre a questi quella parte di piana che ha lo stesso re Latino |
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te vero, mea quem spatiis propioribus aetas insequitur, venerande puer, iam pectore toto accipio et comitem casus complector in omnis | Te invece, che la mia età segue di tempi più vicini, straordinario ragazzo, ti accolgo con tutto il cuore e ti abbraccio come compagno per tutti gli eventi |