Virgilio, Eneide: Libro 02 - IL SACERDOTE LAOCOONTE

Virgilio, Eneide: Libro 02 - IL SACERDOTE LAOCOONTE

Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 02 - IL SACERDOTE LAOCOONTE
Talibus insidiis periurique arte Sinonis credita res, captique dolis lacrimisque coactis quos neque Tydides nec Larisaeus Achilles, non anni domuere decem, non mille carinae Con tali insidie e con l'arte dello spergiuro Sinonela cosa fu creduta e catturati con inganni e lacrime costrette quelli che non domarono nè il Tidide nè Achille larisseo, non dieci anni , non mille carene
Hic aliud maius miseris multoque tremendum obicitur magis atque improvida pectora turbat Qui un'altra cosa maggiore si presenta ai miseri e piùtremenda e turba gli animi inesperti
Laocoon, ductus Neptuno sorte sacerdos, sollemnis taurum ingentem mactabat ad aras Laocoonte, sacerdote estratto a sorte per Nettuno,presso i solenni altari uccideva un enorme toro

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Virgilio, Eneide: Libro 06 - L’OMBRA DELLA REGINA DIDONE
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Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 06 - L’OMBRA DELLA REGINA DIDONE

ecce autem gemini a Tenedo tranquilla per alta horresco referens immensis orbibus angues incumbunt pelago pariterque ad litora tendunt; pectora quorum inter fluctus arrecta iubaeque sanguineae superant undas, pars cetera pontum pone legit sinuatque immensa volumine terga Ma ecco da Tenedo serpenti gemelli per l'alto mare tranquillo (inorridisco raccontandolo) con immensi giriincombono sul mare ed insieme si dirigono ai lidi;ma i loro petti alzati tra i flutti e le crestesanguinee superano le onde l'altra parte raccogliedietro e incurva i dorsi immensi con una spira
fit sonitus spumante salo; iamque arva tenebant ardentisque oculos suffecti sanguine et igni sibila lambebant linguis vibrantibus ora C'è un fragore, spumeggiando il mare; ed ormai tenevano i campi iniettati gli ardenti occhi di sangue e di fuoco lambivano le sibilanti bocche con le lingue vibranti

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Laocoonte, I secolo a.C. musei vaticani Laocoonte, I secolo a.C. musei vaticani
diffugimus visu exsangues Scappiamo pallidi in volto

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illi agmine certo Laocoonta petunt; et primum parva duorum corpora natorum serpens amplexus uterque implicat et miseros morsu depascitur artus; post ipsum auxilio subeuntem ac tela ferentem corripiunt spirisque ligant ingentibus; et iam bis medium amplexi, bis collo squamea circum terga dati superant capite et cervicibus altis Quelli in schiera sicura vano su Laocoonte; ed anzitutto entrambi i serpenti, abbracciati i piccoli corpi dei due figli li avvolgono e divorano col morso le misere membra;poi afferran lui stesso che accorre e porta le armie lo legano con enormi spire; ed ormai abbracciatolo due volte nel mezzo, due volte circondatogli il collo con gli squamosi dorsi lo superan con testa ed alti colli
ille simul manibus tendit divellere nodos perfusus sanie vittas atroque veneno, clamores simul horrendos ad sidera tollit: qualis mugitus, fugit cum saucius aram taurus et incertam excussit cervice securim Egli tenta con le mani divellere i nodimacchiate le bende di bava e nero veleno,insieme alza alle stelle terribili grida: quali i muggiti, quando un toro ferito sfugge l'altare e scuote dal capo la scure incerta

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at gemini lapsu delubra ad summa dracones effugiunt saevaeque petunt Tritonidis arcem, sub pedibusque deae clipeique sub orbe teguntur Ma i draghi gemelli di corsa fuggono ai sommi templi e cercano la rocca della crudele tritonide, si nascondono sotto i piedi della dea e sotto il cerchio dello scudo

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