[11] Itaque, cum supplicationes iustissimas ex iis litteris, quae recitatae sunt, decernere debeamus Serviliusque decreverit, augebo omnino numerum dierum, praesertim cum non uni, sed tribus ducibus sint decernendae; sed hoc primum faciam, ut imperatores appellem eos, quorum virtute, consilio, felicitate maximis periculis servitutis atque interitus liberati sumus | [11] Pertanto, poichè dobbiamo, in conformità del dispaccio di cui è stata data lettura, decretare più che giustamente solenni feste di ringraziamento, rifacendomi alla proposta di Servilio, vorrei aumentare senzaltro il numero dei giorni, soprattutto perché vanno decretate in onore non già di un solo comandante, ma di tre; ma, proporrò di dare il titolo di comandante a chi con il suo valore, il suo senno e la sua buona fortuna ci ha liberati dai gravissimi pericoli della schiavitù e della morte |
Etenim cui viginti his annis supplicatio decreta est, ut non imperator appellaretur aut minimis rebus gestis aut plerumque nullis | Daltra parte, per chi in questi ultimi ventanni si è decretata una solenne festa di ringraziamento senza conferire il titolo di comandante anche se aveva condotto a termine delle imprese sciocche o spesso inesistenti |
Quam ob rem aut supplicatio ab eo, qui ante dixit, decernenda non fuit aut usitatus honos pervulgatusque tribuendus iis, quibus etiam novi singularesque debentur | Perciò, o il senatore che ha parlato prima di me non avrebbe dovuto proporre la festa di ringraziamento, oppure bisogna conferire quel titolo solito e comunissimo a coloro che ne meritano addirittura di nuovi ed eccezionali |
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[V][12] An, si quis Hispanorum aut Gallorum aut Threcum mille aut duo milia occidisset, illum hac consuetudine, quae increbuit, imperatorem appellaret senatus; tot legionibus caesis, tanta multitudine hostium interfecta (hostium dico; ita, inquam, hostium, quamvis hoc isti hostes domestici nolint) clarissimis ducibus supplicationum honorem tribuemus, imperatorium nomen adimemus | [V] [12] Dunque, se qualcuno avesse ucciso mille o duemila Spagnoli, Galli o Traci, verrebbe, secondo la consuetudine che si è tanto diffusa, proclamato comandante dal senato; ora che sono state fatte a pezzi tante legioni ed uccisa una così enorme moltitudine di nemici dico di nemici, per quanta opposizione possano fare codesti nemici che abbiamo in casa-, conferiremo ai così gloriosi generali lonore del solenne rendimento di grazie, mentre negheremo loro il titolo di comandante |
Quanto enim honore, laetitia, gratulatione in hoc templum ingredi debent illi ipsi huius urbis liberatores, cum hesterno die propter eorum res gestas me ovantem et prope triumphantem populus Romanus in Capitolium domo tulerit, domum inde reduxerit | Da quanto onore, giubilo e riconoscenza dovrebbero entrare in questo tempio loro personalmente, i liberatori di questa città, se ieri, proprio per i loro successi, il popolo romano mi ha accompagnato con lonore dellovazione e oserei dire del trionfo da casa mia al Campidoglio per poi riaccompagnarmi di là a casa |
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[13] Is enim demum est mea quidem sententia iustus triumphus ac verus, cum bene de re publica meritis testimonium a consensu civitatis datur | [13] Infatti questo è trionfo legittimo e vero quando la cittadinanza dimostra la sua gratitudine ai benemeriti della patria con unanime concordia |
Nam sive in communi gaudio populi Romani uni gratulabantur, magnum iudicium, sive uni gratias agebant, eo maius, sive utrumque, nihil magnificentius cogitari potest | Infatti, se in quellora di gioia generale del popolo romano, manifestavano gioia per uno solo, si è trattato di una grande manifestazione di stima; se esprimevano ringraziamento a lui solo, si è trattato di una manifestazione di stima ancora maggiore; se erano tutte due le cose insieme allora non si potrebbe concepire nulla di più splendido |
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