alcuni busti sono estremamente naturalistici, mentre altri presentano occhi sporgenti, sopracciglia corrucciate, labbra protese, tendini del collo tesi o capelli scompigliati, e comunicano stati d'animo estremi, tra i quali ilarità, angoscia, la tristezza, la collera e un vuoto catatonico. Sono state avanzate varie interpretazioni che tentano di spiegare perché l'artista realizzasse questo affascinante ciclo scultoreo.
Fino al 1770 circa Messerschmidt poteva vantare una carriera artistica di successo a Vienna, con commissioni per ritratti da parte di regnanti aristocratici e una cattedra presso l'accademia. Quando lo scultore cominciò a soffrire di comportamenti paranoici e allucinazioni, colleghi e clienti si allontanarono. Gli fu negata la cattedra. Secondo una teoria, i busti sono proprio un tentativo di schiacciare gli spiriti che secondo l'artista, lo stavano perseguitando. A riprova di questo molte opere sembrano riprodurre i lineamenti di Messerschmidt e potrebbero pertanto incarnare stati d'animo di cui egli ebbe esperienza diretta, testimonianze dei contorcimenti mentali della sua incapacità di comprenderli.
I busti dalle intense espressività di Messerschmidt rimangono un corpo di opere straordinario, che esula dalle forme di arte dominanti e si inserisce piuttosto in un binario che procede parallelo rispetto alle pratiche artistiche e convenzionali