Italiano doveva Inoltre imparare tutte le raffinatezze dei nobili: parlare un linguaggio colto, camminare con grazia, fumare e apprezzare il profumo dei fiori. Quando camminava per le strade tutti si inchinavano davanti a lui, perché era considerato il personificatore del Dio in terra. Un mese prima di essere sacrificato veniva sposato con quattro ragazze molto belle alle quali era stato dato il nome di quattro dee. Con loro doveva avere rapporti sessuali tutti i giorni che precedevano il sacrificio.
Cinque giorni prima di morire, mentre l'imperatore, in una sorta di contrappasso, si auto segregava nel proprio palazzo, il personificatore partecipava a danze e banchetti rituali nei luoghi più sacri della città, ogni giorno in un quartiere diverso. Il giorno della morte veniva condotto a Tlacochcalco, una piccola isola del lago, dove si trovava un piccolo Tempio. Qui, lontano dalle folle che fino al giorno prima l'avevano venerato, saliva la scalinata che lo portava alla pietra del sacrificio, spezzava i flauti che aveva suonato nel tempo del "successo". Giunto alla sommità, il cuore gli veniva strappato e offerto al Sole, mentre la testa era collocata sulla rastrelliera con i crani dei sacrificati.
Le immagini sono tratte dal codice Fiorentino XVI secolo Firenze. Biblioteca medicea laurenziana
- Al personificatore si offre da mangiare e da bere, Tuttavia egli non può ingrassare. Il personificatore è disegnato più alto degli istruttori perché rappresenta il Dio. Il suo corpo deve essere bello e proporzionato, la pelle senza macchie né cicatrici. Gli istruttori stanno insegnando al personificatore la lingua di corte.
- Continua la preparazione del personificatore di Tezcatplipoca, il personificatore sta imparando a suonare il flauto. L'altro istruttore fa vedere e sentire al personificatore come si suona il flauto. Uno degli istruttori spiega al personificatore che cosa deve fare, presumibilmente come deve suonare il flauto.
- Il personificatore nelle strade di Tenochtitlan nei giorni che precedono il sacrificio. In segno di devozione ci si inchina al passaggio del personificatore. In primo piano si possono osservare due signori, riconoscibili per la corona-diadema. L'aztakelli (l'acconciatura bipartita per i capelli) del personfificatore è fatta di penne di Airone, oro e pelle di coniglio. Qui il disegnatore ha dipinto le penne bianche d'Airone come se fossero penne verdi di quetzal. A fianco le quattro mogli del personificatore. La specie di tuta che indossa il personificatore non trova alcun riscontro nel codice Fiorentino. Non è dunque chiaro se il disegnatore abbia integrato il testo con informazioni in suo possesso o se abbia lavorato con la fantasia
