22 aprile 1945: la sfuriata di Hitler contro Keitel, Jodl, Krebs e Burgdorf

22 aprile 1945: la sfuriata di Hitler contro Keitel, Jodl, Krebs e Burgdorf

Continui sono i bombardamenti nei pressi del quartiere della cancelleria. Sotto la pressione dei russi, le difese attorno a Berlino si stanno sgretolando. A sud, le truppe sovietiche si sono aperte un varco e puntano ai sobborghi della città. A nord e a est, i blindati dell'armata rossa schiacciano ogni cosa al loro passaggio

La situazione però cambierà quando Steiner e le sue unità cominceranno ad attaccare gli assalitori. Questione di tempo, immagina Hitler. Alle 4 di pomeriggio, durante una riunione militare, il suo stato maggiore osa annunciargli la terribile verità: l'offensiva Steiner non ha avuto luogo per mancanza di uomini e di mezzi; soprattutto, non avrà mai luogo.

Secondo i testimoni, la reazione del dittatore è spaventosa. Nicolaus von Below, ufficiale d'ordinanza del fuhrer per la Luftwaffe, era presente. "Hitler andò su tutte le furie. Ordinò a tutti i presenti, tranne Keitel, Jodl, Krebs e Burgdorf di lasciare la stanza e si lasciò quindi in una furente invettiva contro i propri generali e i loro 'persistenti tradimenti'. Io ero seduto nella stanza accanto, proprio dentro la porta, e ho sentito quasi tutto quello che ha detto. E' stata una mezz'ora terribile". 

Subito dopo la guerra, nel giugno del 1945, uno degli ufficiali presenti nella sala delle riunioni, il generale Jodl, catturato in seguito dagli inglesi, apporterà altri dettagli su questa crisi del 22 aprile; 

" non ho più ordini da darvi, rispondeva Hitler. Se volete un capo, rivolgetevi a Goering. E' lui adesso che da ordini ". Goring?! Come gli altri ufficiali dello Stato Maggiore, anche Jodl si rifiuta di essere guidato da uno degli uomini più corrotti e incompetenti del Reich. 

"non c'è un soldato tedesco [...] che combatterebbe sotto il maresciallo del Reich!

"Non è questione di combattere ora" ribatte Hitler. "non abbiamo più niente, per combattere. Se è questione di negoziare, Goering lo può fare meglio di me".

Jodl trasmette la notizia al generale Koller, rappresentante di Goering nel bunker. Koller parte alla volta dell'Obersalzberg per informarlo della decisione di Hitler.

Goebbels assiste alla scena. Di lasciare che il suo acerrimo nemico prenda il potere, non se ne parla neanche. A Goebbels diventa chiaro che occorre convincere il fuhrer a continuare la guerra. Deve pur restare una speranza, una possibilità militare. Alla fine riesce a convincere Hitler ad andare avanti.

Di seguito: faldone dell'indagine condotta nel maggio del 1946 dai sovietici sulla morte di Hitler. Foto dell'uscita di sicurezza del fuhrerbunker

Foto dell'uscita di sicurezza del fuhrerbunker Foto dell’uscita di sicurezza del fuhrerbunker
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