il generale Francisco Solano Lopez, dittatore e presidente megalomane del Paraguay, dichiarò guerra all'Argentina, al Brasile e all'Uruguay. In seguito ordinò l'esecuzione dei propri fratelli, torturò la madre e le sorelle e condannò a morte i soldati e i generali più coraggiosi.
Dopo anni di combattimenti, Il paese era distrutto e i due milioni di abitanti decimati di 3/4, specie gli uomini. Durante la guerra, una generazione di artisti morì sui campi di battaglia o in trincea. La donna sola e pensosa con gli occhi bassi e le mani intrecciate è una meticcia (metà guaraní metà spagnola), il suo volto incarna il dolore di una nazione devastata e paralizzata dalla disperazione.
Ha la camicia strappata all'altezza della spalla, triste ricordo del futile spargimento di sangue. In vita ha una fusciacca con i colori della bandiera paraguaiana e alle sue spalle si estende un silenzioso campo di battaglia ricoperto di corpi e di altri relitti. In Paraguay è tutt'oggi vivo il dibattito sulla vera natura di Solano Lopez: non si comprende se fosse un leader temerario che guidò alla morte le sue truppe oppure se si considerasse un "Napoleone dell'America Latina " che, nella sua caccia alla gloria, ridusse il paese alla rovina e i connazionali all'elemosina