Cicerone, In Verrem: 02; 04-31-35, pag 2

Cicerone, In Verrem: 02; 04-31-35

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-31-35
Qui me ubi viderunt, "Vbi sunt, Pamphile," inquiunt, "scyphi" Quando quelli mi videro: Dove sono, o Panfilo le coppe dicono
Ostendo tristis; laudant Triste le mostro : le apprezzano
Incipio queri me nihil habiturum quod alicuius esset preti si etiam scyphi essent ablati Inizio a lamentarmi che non avrò nulla che abbia qualche valore se mi saranno portate via anche le coppe

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-01-02

Tum illi, ubi me conturbatum vident, "Quid vis nobis dare ut isti abs te ne auferantur Allora quelli, quando mi videro frastornato: Che cosa vuoi darci se queste non ti saranno portate via
Ne multa, HS mille me,' inquit, 'poposcerunt; dixi me daturum Per non essere lungo, mi chiesero 1000 sesterzi; dissi che glieli avrei dati

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 01-05

Vocat interea praetor, poscit scyphos Intanto il governatore li chiama, chiede le coppe
' Tum illos coepisse praetori dicere putasse se, id quod audissent, alicuius preti scyphos esse Pamphili; luteum negotium esse, non dignum quod in suo argento Verres haberet Allora quelli iniziarono a dire che credevano, poiché avevano udito ciò, che Panfilo possedeva coppe di qualche valore; era un lavoro indecente, non degno di essere nellargento di un Verre

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-86-90

Ait ille idem sibi videri Lui dice di vederla allo stesso modo
Ita Pamphilus scyphos optimos aufert Così Panfilo porta via le sue splendide coppe

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-41-45

[33] Et mehercule ego antea, tametsi hoc nescio quid nugatorium sciebam esse, ista intellegere, tamen mirari solebam istum in his ipsis rebus aliquem sensum habere, quem scirem nulla in re quicquam simile hominis habere [33] Benissimo, io prima, anche se so che comprendere queste cose è prendere coscienza di qualche cosa di frivolo, tuttavia ero solito stupirmi che costui avesse un po di gusto in queste cose, sapendo che lui in nessun punto ha un qualcosa in comune con un uomo

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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 03; 129-148