Solo due cose mi appassionano: la pittura e il giardinaggio
Claude Monet
Il suo giardino divenne la fonte principale della sua ispirazione. Monet l'aveva progettato perché il grande stagno e la rigogliosa vegetazione gli trasmettessero quelle vibrazioni che poi avrebbe trasferito sulla tela. E' il tempo degli Iris, dei Salici, delle Ninfee e del Ponte giapponese, che aveva fatto erigere su un modello di quelli tante volte visti nelle amate stampe.
La natura offre a Monet tutto quello di cui ha bisogno per soddisfare il suo desiderio di costruire un mondo che non esiste nella realtà e che è invece frutto del suo immenso amore per la pittura.
Nel 1883 Claude Monet, padre dell'impressionismo francese, si trasferisce quindi appena fuori Parigi, nella casa dove vivrà fino all'ultimo dei suoi giorni, immerso in una natura meravigliosa. Subito si dedica alla creazione di un giardino di ispirazione giapponese con tanto di laghetto artificiale, ponticello, piante esotiche e fiori di tutti i tipi, destinato a diventare il suo soggetto preferito e sicuramente più famoso