Tum primum bello celerem intendisse sagittam dicitur ante feras solitus terrere fugacis Ascanius, fortemque manu fudisse Numanum, cui Remulo cognomen erat, Turnique minorem germanam nuper thalamo sociatus habebat | Si narra che allora per la prima volta in guerra Ascanio, solito prima ad atterrire le timide fiere, scagliò una veloce freccia e rovesciò il forte Numano, che si chiamava anche Remolo, da poco unitosi in matrimonio aveva la sorella minore di Turno |
is primam ante aciem digna atque indigna relatu vociferans tumidusque novo praecordia regno ibat et ingentem sese clamore ferebat: 'non pudet obsidione iterum valloque teneri, bis capti Phryges, et morti praetendere muros | Costui in prima linea vociferando cose degne ed indegne da riferire e gonfio nel petto per il nuovo regno procedeva e si rendeva gigantesco per il vociare: Non è vergognoso di nuovo in assedio esser protetti da un vallo, Frigi catturati due volte, metter muri davanti alla morte |
en qui nostra sibi bello conubia poscunt | Ecco quelli che si cercano con la guerra i nostri matrimoni |
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quis deus Italiam, quae vos dementia adegit | Quale dio, quale pazzia vi costrinse in Italia |
non hic Atridae nec fandi fictor Ulixes: durum a stirpe genus natos ad flumina primum deferimus saevoque gelu duramus et undis; cenatu invigilant pueri silvasque fatigant, flectere ludus equos et spicula tendere cornu | Qui non ci sono gli Atridi ed Ulisse simulatore del dire: razza dura dalla origine fin dall'inizio portiamo i figli ai fiumi e li induriamo col crudele gelo e con le onde;i bambini vegliano a caccia e frequentan le selve, gioco (è) guidare i cavalli e tendere frecce col (arco di) corno |
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at patiens operum parcoque adsueta iuventus aut rastris terram domat aut quatit oppida bello | Ma la gioventù resistente ai lavori abituata alla parsimonia doma la terra con rastrelli o scuote le città conla guerra |
omne aevum ferro teritur, versaque iuvencum terga fatigamus hasta, nec tarda senectus debilitat viris animi mutatque vigorem: canitiem galea premimus, semperque recentis comportare iuvat praedas et vivere rapto | Ogni età si consuma col ferro, girata la lancia pungoliamo le schiene dei giovenchi, né la tarda vecchiaia debilita le forze dell'animo e muta il vigore: premiamo la canizie con l'elmo, piace sempre radunare fresche prede e vivere di razzia |
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vobis picta croco et fulgenti murice vestis, desidiae cordi, iuvat indulgere choreis, et tunicae manicas et habent redimicula mitrae | Voi avete veste dipinta di croco e risplendente porpora, la pigrizia (sta) a cuore, vi piace divertirvi con danze, le tuniche han le maniche e le mitre nastrini |
o vere Phrygiae, neque enim Phryges, ite per alta Dindyma, ubi adsuetis biforem dat tibia cantum | O davvero Frigie, e non proprio Frigi, andate per l'alto Dindimo, dove il flauto dà agli appassionati il doppio canto |
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tympana vos buxusque vocat Berecyntia Matris Idaeae; sinite arma viris et cedite ferro | I timpani berecinzi della Madre dell'Ida ed i flauto chiama voi; lasciate le armi agli uomini e rinunciate al ferro |