Virgilio, Eneide: Libro 06 - IL TARTARO, pag 3

Virgilio, Eneide: Libro 06 - IL TARTARO

Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 06 - IL TARTARO
quid memorem Lapithas, Ixiona Pirithoumque Perché ricordare i Lpiti, Issione, Piritoo
quos super atra silex iam iam lapsura cadentique imminet adsimilis; lucent genialibus altis aurea fulcra toris, epulaeque ante ora paratae regifico luxu; Furiarum maxima iuxta accubat et manibus prohibet contingere mensas, exsurgitque facem attollens atque intonat ore Sopra di essi una nera roccia che quasi quasi sta per crollare,non dissimile da una che cade: aurei sostegni splendono per gli alti letti festosi e son pronti davanti alle bocche i pranzi con lusso regale; vicino la maggiore delle Furie vigila e e vieta di toccare con le mani le mense e si alza reggendo unafiamma e tuona con la bocca
hic, quibus invisi fratres, dum uita manebat, pulsatusue parens et fraus innexa clienti, aut qui divitiis soli incubuere repertis nec partem posuere suis quae maxima turba est, quique ob adulterium caesi, quique arma secuti impia nec ueriti dominorum fallere dextras, inclusi poenam exspectant Qui, quelli che odiarono i fratelli, mentre la vita scorreva, o cacciato un genitore e si intentò una frode al povero oppure quelli che da egoisti si buttarono su ricchezze trovate, ma non le spartiron: questa folla è immensa, quelli uccisi per adulterio, che seguirono le empie armi non temendo di tradire le destre dei padroni,rinchiusi aspettan la pena

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Virgilio, Eneide: Libro 04 - LA CACCIA INSIDIOSA

Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 04 - LA CACCIA INSIDIOSA

ne quaere doceri quam poenam, aut quae forma viros fortunaue mersit Non chieder di saperequale pena e che forma o sorte travolse gli uomini
saxum ingens volvunt alii, radiisque rotarum districti pendent; sedet aeternumque sedebit infelix Theseus, Phlegyasque miserrimus omnis admonet et magna testatur voce per umbras: discite iustitiam moniti et non temnere divos Alcuni rotolano un masso enorme, altri pendonlegati a raggi di ruote; siede e siederà in eternol'infelice Teseo ed il miserrimo Flegias ammoniscetutti ed a gran voce dichiara tra le ombre: Ammoniti imparate la giustizia e non disprezzare gli dei

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Virgilio, Eneide: Libro 06 - IL GIOVANE MARCELLO

Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 06 - IL GIOVANE MARCELLO

vendidit hic auro patriam dominumque potentem imposuit; fixit leges pretio atque refixit; hic thalamum invasit natae vetitosque hymenaeos: ausi omnes immane nefas ausoque potiti Questi ha venduto la patria per denaro ed impose un potente tiranno, fece e disfece le leggi dietro compenso; costui occupò il letto della figlia, nozze proibite: tutti osando enorme sacrilegio ed ottennero quanto osato
non, mihi si linguae centum sint oraque centum, ferrea uox, omnis scelerum comprendere formas, omnia poenarum percurrere nomina possim No, se avessi cento lingue e cento bocche, una voce di ferro, non potrei abbracciare tutte le forme di delitti, enumerare tutti i nomi delle pene

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Virgilio, Eneide: Libro 06 - RITI FUNEBRI PER MISENO

Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 06 - RITI FUNEBRI PER MISENO

' Haec ubi dicta dedit Phoebi longaeua sacerdos, 'sed iam age, carpe viam et susceptum perfice munus; acceleremus' ait; 'Cyclopum educta caminis moenia conspicio atque adverso fornice portas, haec ubi nos praecepta iubent deponere dona' Come l'anziana sacerdotessa di Febo espresse queste parole, Ma orsù, prendi la via e compi l'offerta iniziata; affrettiamoci disse: vedo le mura costruite dalle officine dei Ciclopi e le porte con l'arco davanti, dove gli ordini ci obbligano di deporre questi doni
dixerat et pariter gressi per opaca viarum corripiunt spatium medium foribusque propinquant Aveva detto ed avanzando insieme per il buio delle strade completano la distanza frapposta e s'avvicinano ai battenti

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occupat Aeneas aditum corpusque recenti spargit aqua ramumque aduerso in limine figit Enea occupa l'ingresso ed asperge di acqua fresca il corpo ed attacca il ramo sulla soglia davanti

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