la ragionevole certezza che Hitler non si è suicidato

Da un sopralluogo si vedono alcuni edifici bombardati dalla marina o fatti implodere. Forse dopo che nel settembre del 1955 Peron fu deposto da un colpo di Stato, non si voleva lasciare traccia della collaborazione con i nazisti? Forse Hitler e compagni non sentendosi più difesi si sono dati alla fuga?

Gli investigatori provano a ipotizzare una via di fuga e come successe a La Falda, dove cercavano un tunnel e trovarono di meglio un testimone oculare, qui la scena si ripete con un altro personaggio come protagonista. Si ipotizza una possibile fuga nel Cile il cui confine è vicino e si chiede un pò in giro nella città di Osorno. Si comincia da qui perchè c'era già una comunità tedesca presente dal 1943.

Da qui si apre un capitolo importante che parla di Martin Bormann. Meritava un post a parte per le molte cose che si dovevano raccontare. Ti consiglio la lettura al link seguente

E se magari quando Peron è stato deposto, Hitler si trovava a Misiones? La fuga più probabile sarebbe stata verso il Paraguay il cui presidente Alfredo Stroessner era apertamente nazista. Li Hitler avrebbe potuto avere tutta la protezione e l'appoggio politico che gli serviva grazie ad un fedelissimo: Josef Mengele. Ma chi era questo personaggio e come si arriva a pensare a lui?

Un documento della C.I.A. è esplicito a riguardo. "L'America latina è stata suddivisa tra i vari agenti. Walter Rauff è stato assegnato in Cile e Josef Mengele in Paraguay".  Ho trattato la figura di Walter Rauff quando ho parlato della spaventosa comunità di Colonia Dignidad che ti invido a leggere.

Mengele era soprannominato Angelo della morte e supervisionava gli esperimenti medici ad Auschwitz. Non verrà mai arrestato e morirà di morte naturale in Brasile nel 1979.

Riavvolgiamo il nastro per aggiungere informazioni su quest'uomo. Un agente segreto nazista faceva parte in sud America dell'organizzazione die Spinne e deteneva libri contabili e migliaia di documenti di immigrazione di nazisti giunti in Argentina. Alla sua morte il nipote trova questi documenti e decide di condividerli con gli agenti. Un esperta del comune che lavora nell'archivio nazionale, studiando la carta dell'epoca, la filigrana, i timbri e il formato dei fogli, certifica la validità di questi documenti.

Studiando le carte si spera di trovare il foglio di immigrazione di Hitler ( sarebbe stato troppo bello ) o qualche altro nazista di spicco, uno comunque viene trovato, Gregor Helmut. Era uno dei tanti nomi falsi usati da Mengele che arriva in Argentina a bordo di una nave. Mengele viaggia spesso tra Uruguay e Paraguay e si sente cosi sicuro che a differenza degli altri nazisti continuerà a farsi conoscere con il suo vero nome e si sposa a Nueva Helvecia, in Uruguay nel 1958 con Marta Mengele, firmando il certificato di matrimonio come Josef Mengele. In Uruguay controllava una centrale idroelettrica nella città di Rincon del Bonete che veniva usata per la produzione di acqua pesante ( ne abbiamo parlato, un componente importante per formare la bomba atomica ). Era così spavaldo che un faro, costruito nella diga, proiettava a distanza il simbolo della svastica.

Parte della sua vita paraguayana Mengele la vive a Colonia Independencia e a poca distanza, nella giungla di Salto Suizo, un testimone oculare afferma di aver visto lo stesso Hitler. Voci dal paese dicevano che era arrivato da Misiones.

La stessa fonte, cioè il nipote dell'agente segreto nazista, consegna un ultimo documento importante agli inquirenti: il testamento di Adolph Hitler. Esaminato, viene certificato come autentico. Il testamento era stato redatto il giorno prima della presunta morte di Hitler. Fino ad oggi si pensava fossero solo tre le copie che erano uscite dal fuhrerbunker e che gli alleati avevano intercettato. Hitler parla dell'obiettivo di diffondere il nazionalsocialismo e questa "bibbia" del leader è giunta e ha preso piede in sudamerica.

Nessun finale a sopresa che riveli la tomba del dittatore ma una serie di documenti e considerazioni che ti portano, spero, ad una profonda riflessione e, adesso citando Bob Baer "TROVATEMI UN MALEDETTO CADAVERE".

Non tutti sono disposti a guardare un documentario di quasi 20 ore anche se di pregiati contenuti. Per questo, dato il forte impatto che ha avuto su di me, ho sentito il dovere morale di provare a fare una sintesi di un racconto che stride con i libri di storia. Sappi che in questo lavoro ci hanno lavorato investigatori e collaboratori con esperienza pluri-decennale nel loro campo ecco i nomi.

• Bob Baer, ex agente cia a capo dell'indagine
• John Cencich, esperto investigatore di crimini di guerra
• Nada Bakos, ex agente anti terrorismo
• Tim Kennedy, forze speciali esercito americano
• Gerard Williams, giornalista investigativo
• Steven Rambam, cacciatore di nazisti in Argentina
• Lenny DePaul, ex comandante degli U.S. marshall
• JP Cervantes, berretto verde
• Sasha Keil co-fondatore di Berlin underworld ( Berlino sotterranea )
• dr. Alasdair Brooks specializzato in archeologia sudamericana
• Mike Simpson esperto esercito statunitense in operazioni di ricognizione
• James Holland storico esperto della seconda guerra mondiale
• Federico Palma esperto della storia nazista a Bariloche
• Graeme Wood giornalista investigativo

Se sei giunto fino qui vuol dire che hai trovato il racconto interessante. Ti chiedo allora la cortesia di partecipare al sondaggio di seguito