La ragionevole certezza che Hitler non si è suicidato, pag 6

la ragionevole certezza che Hitler non si è suicidato

nel 2014 per ordine del presidente degli stati uniti sono state desecretate oltre 700 pagine di documenti del FBI le cui informazioni contrastano con il presunto suicidio
Reinhard Kopps ufficiale dell'intelligence nazista da giovane e anziano Reinhard Kopps ufficiale dell’intelligence nazista da giovane e anziano

Gli abitanti del luogo a distanza di decenni sono molto restii a parlare di nazismo ma in paese c'è una storia/leggenda che conoscono tutti e riguarda la tenuta che viene chiamata Casa Inalco che tra l'altro corrisponde come locazione alla segnalazione fatta dai documenti dell FBI. Il racconto vuole che in Casa Inalco ci abbia vissuto Adolph Hitler, quella zona viene chiamata anche la valle di Hitler. Alcuni uomini raccontano che le loro madri andavano a consegnare la verdura ogni due settimane e le donne dicevano che li abitava Hitler. La casa è circondata da 180 ettari di foresta e due piccole isole che la nascondono alla vista. Si trova a pochi chilometri da Bariloche, in passato era proprietà di un ricco magnate tedesco membro del partito nazista. Per arrivarci c'è un solo punto di accesso ed è l'acqua, ci troviamo nel lago di Nahuel Hupai in Argentina.

casa Inalco vista dall'alto con una delle due isole che la nascondono e vista frontale casa Inalco vista dall’alto con una delle due isole che la nascondono e vista frontale

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casa Inalco protetta da ettari di foresta e raggiungibile solo dal lago Nahuel Hupai casa Inalco protetta da ettari di foresta e raggiungibile solo dal lago Nahuel Hupai

Probabilmente nei suoi movimenti lungo tutta l'Argentina, Hitler avrà utilizzato dei punti di sosta dove qualcuno potesse ospitarlo. Una potenziale città viene identificata, nominata dai documenti desecretati, La Falda nella provincia di Cordoba. Si parla della famiglia Eichhorn che, in caso Adolph Hitler si fosse sentito in difficoltà, poteva fornirgli un posto sicuro, a La Falda, dove avevano già fatto tutti i preparativi necessari.

L'Hotel Eden di cui gli Eichhorn erano proprietari non sembra essere un posto adatto, troppo all'aperto e scarsamente protetto, d'altronde era un hotel di lusso dove ci andava la gente più famosa come Einstein, ma anche nobili e aristocratici. Delle voci in paese raccontano che il fuhrer fosse stato ospite nella villa dei proprietari e non nel loro albergo e quando cercano un tunnel che colleghi i 150 metri tra i due locali ecco che un pettegolezzo più importante arriva alle loro orecchie.

Una testimone oculare, una donna anziana e malata ma ancora in vita. Si chiama Catalina Gamero impiegata presso gli Eichhorn che si racconta, sempre dopo la fine della guerra, lasciava il cibo fuori dalla porta di una stanza e, domandando all'autista, questi rispose che dentro c'era Hitler.

Andando a trovare la signora per sentire i fatti dalla sua voce, la signora Catalina Gamero racconta che Hitler ha soggiornato 9-10 giorni ospite degli Eichhorn, e che gli portava la colazione tutti i giorni. Dopo quel soggiorno, trascorse delle settimane nel castello di Fritz Mandl grande amico degli Eichhorn che aveva convertito la sua fabbrica di bicicletta in una fabbrica di munizioni. Costui e la sua attività erano stati inseriti nella lista nera degli Stati Uniti perchè associato agli interessi economici della Germania nazista. Il suo castello distava 18 km dall'albergo Eden. Di Mandl parla uno storico locale che racconta come nella tenuta erano presenti spesso potentissimi nazisti.

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Ancora i documenti del FBI vengono in aiuto nel segnalare un altra possibile meta di Hitler, la città di Misiones, sulle rive del Paraná, che rivelerà importanti notizie. Il documento riporta: "I nazisti di Misiones controllavano un sistema di strade noto solo a loro". A questi si aggiunge un documento desecretato di un agenzia argentina che affermava che i nazisti si sono rifugiati in una postazione  militarizzata a Misiones. Sempre nella stessa città degli scavi archeologi hanno rinvenuto fotografie e cimili nazisti come ceramiche tedesce, strutture e altri manufatti ( scatole di sardine, di carne in scatola, latte e salsiere che lasciano intendere preparazione di pasti di un certo livello ) risalenti agli anni '40 e flaconi di farmaci per lo stomaco come quelli che prendeva Hitler, il tutto nel mezzo della giungla.

Della scoperta ne parlarono anche vari giornali che intitolarono

The Telegraph Archeologi argentini scoprono un rifugio nazista nella giungla

The Washington Post Probabile rifugio nazista scoperto nella giungla

International Business Times Nascondiglio nazista scoperto nella giungla argentina: Daniel Shavelzon si è imbattuto nella più grande scoperta del secolo sul terzo reich

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Tags: #nazism
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