ab ostio eius ad Tanais ostium derecto cursu CCLXXV esse constat; accolae sinus eius in mentione Thraciae dicti sunt Histropolin usque | Gli abitanti del suo golfo fino a Istropoli furono nominati nella menzione della Tracia |
inde ostia Histri | Da qui le foci dell'Istro |
[79] Ortus hic in Germania iugis montis Abnouae ex adverso Raurici Galliae oppidi, multis ultra Alpes milibus ac per innumeras lapsus gentes Danuvi nomine, inmenso aquarum auctu et unde primum Illyricum adluit Hister appellatus, LX amnibus receptis, medio ferme eorum numero navigabili, in Pontum vastis sex fluminibus evolvitur; primum ostium Peuces, mox ipsa Peuce insula, in qua proximus alveus Sacer appellatus XIX p | [79] Questo nato in Germania sulle catene del monte Abnua di fronte a Raurico città della Gallia, sceso per molte miglia al di là delle Alpi e attraverso numerose popolazioni col nome di Danubio, con un grande aumento di acque e da dove chiamato Istro dapprima bagna l'Illirico, ricevuti sessanta fiumi, circa la metà del loro numero navigabile, si getta nel Ponto con sei grandi fiumi |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 17, Paragrafi 77-100
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 17, Paragrafi 77-100
magna palude sorbetur | La prima foce Peuce, poi la stessa isola di Peuce, sulla quale l'alveo più vicino chiamato Sacro è inghiottito da una grande palude di 19 miglia |
ex eodem alveo et super Histropolim lacus gignitur LXIII passuum ambitu; Halmyrin vocant | Dal medesimo alveo e sopra Istropoli è sorto un lago con una curvatura di 63 miglia; lo chiamano Almiri |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 152-223
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 18, Paragrafi 152-223
secundum ostium Naracustoma appellatur, tertium Calonstoma iuxta insulam Sarmaticam, quartum Pseudostomon et insula Conopon Diabasis, postea Borionstoma et Psilonstoma | La seconda foce è chiamata Naracustoma, la terza Calonstoma vicina all'isola Sarmatica, la quarta Pseudostoma e l'isola Conopo Diabasi, poi Borionstoma e Psilonstoma |
singula autem ora sunt tanta, ut prodatur in XL passuum longitudinis vinci mare dulcemque intellegi haustum | Ciascuna foce è tanto grande, come è riferito, che il mare è vinto per 40 miglia di lunghezza e se ne comprende il sorso dolce |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 25, Paragrafi 141-150
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 25, Paragrafi 141-150
[80] Ab eo in plenum quidem omnes Scytharum sunt gentes, varie tamen litori adposita tenuere, alias Getae, Daci Romanis dicti, alias Sarmatae, Graecis Sauromatae, eorumque Hamaxobli aut Aorsi, alias Scythae degeneres et a servis orti aut Trogodytae, mox Alani et Rhoxolani; superiora autem inter Danuvium et Hercynium saltum usque ad Pannonica hiberna Carnunti Germanorumque ibi confinium, campos et plana Iazyges Sarmatae, montes vero et saltus pulsi ab iis Daci ad Pathissum amnem, | [80] Da questo(fiume) in generale tutti i popoli dunque sono degli Sciti, tuttavia occuparono variamente i luoghi posti accanto al litorale, i Geti alcuni, detti Daci dai Romani, i Sarmati altri, (detti) Sauromati dai Greci, e di loro gli Amaxobii o Aorsi, gli Sciti degeneri e nati da servi o Trogloditi poi Alani e Roxolani altri; i luoghi superiori poi tra il Danubio e il passo Ercinio fino agli accampamenti invernali della Pannonia a Carnunto e qui al confine dei Germani, gli Iazigi Sarmati i campi e le pianure, invece i Daci cacciati da questi i monti e i passi verso il fiume Patisso, |