Livio, Ab urbe condita: LIbro 27; 17 - 18, pag 4

Livio, Ab urbe condita: LIbro 27; 17 - 18

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte LIbro 27; 17 - 18
Qui simul cepere aliquid aequi loci ubi firmo consisterent gradu, leuem et concursatorem hostem atque interuallo tutum cum procul missilibus pugna eluditur, instabilem eundem ad comminus conserendas manus, expulerunt loco et cum caede magna in aciem altiore superstantem tumulo impegere Appena ebbero insediato una zona piana, ove potessero fermarsi stabilmente, mandarono via di là i nemici armati alla leggera che erano abituati a girare coperti dalla lontananza come quando si vuol evitare la battaglia lanciando frecce da lontano, ma che non erano in grado di affrontare la battaglia corpo a corpo; i Romani li respinsero con gran carneficina dal loro luogo verso il grosso dell'esercito che stava più in alto sulle alture
Inde Scipio iussis aduersus mediam euadere aciem uictoribus ceteras copias cum Laelio diuidit, atque eum parte dextra tumuli circumire donec mollioris adscensus viam inueniret iubet: ipse ab laeua, circuitu haud magno, in transuersos hostes incurrit Quindi Scipione, avendo ordinato ai vincitori di avanzare verso il mezzo dello schieramento nemico, divise il resto delle truppe con Lelio, al quale comandò di girare intorno al lato destro del colle, finché avesse trovato una via daccesso più semplice; egli, poi, dal fianco sinistro fece violenza contro i nemici, dopo aver girato un po
Inde primo turbata acies est dum ad circumsonantem undique clamorem flectere cornua et obuertere ordines uolunt Da questa parte le file cartaginesi furono scompigliate, mentre, alle urla che si sollevavano da ogni luogo, cercavano di spiegare le ali e di voltare le schiere per affrontare l'attacco

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 27 - 28

Hoc tumultu et Laelius subiit; et dum pedem referunt ne ab tergo uolnerarentur, laxata prima acies locusque ad euadendum et mediis datus est, qui per tam iniquum locum stantibus integris ordinibus elephantisque ante signa locatis nunquam euasissent In mezzo a questo disordine, giunse anche Lelio e, mentre i Cartaginesi retrocedevano per non essere feriti alle spalle, la prima schiera allargò le righe affinché i Romani che univano la parte frontale dell'esercito nemico fu dato spazio per andare su, mentre non avrebbero mai potuto farlo se in una posizione tanto avversa i nemici avessero mantenuto il loro ordine, con gli elefanti collocati davanti alle insegne
Cum ab omni parte caedes fieret Scipio, qui laevo cornu in dextrum incucurrerat, maxime in nuda latera hostium pugnabat; et iam ne fugae quidem patebat locus; nam et stationes utrimque Romanae dextra laevaque insederant vias, et porta castrorum ducis principumque fuga clausa erat, addita trepidatione elephantorum quos territos aeque atque hostes timebant Mentre si concludeva ovunque una strage, Scipione che con l'ala sinistra aveva assalito il lato destro dello schieramento cartaginese, colpiva principalmente il fianco aperto del nemico, ormai non v'era neanche un punto che offrisse ad Asdrubale alcuna probabilità di fuga; infatti, da ogni parte a destra e a sinistra, le retroguardie romane avevano preso le strade e la porta del campo era stata chiusa dalla ritirata del generale e dei comandanti delle truppe; vi s'aggiunse poi il disordine degli elefanti, che in preda al terrore intimorivano i soldati quanto il nemico

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Caesa igitur ad octo milia hominum Furono, quindi, ammazzati circa ottomila uomini

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