Livio, Ab urbe condita: Libro 08, Parte 01, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 08, Parte 01

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 08, Parte 01

curam acuebat quod adversus Latinos bellandum erat, lingua, moribus, armorum genere, institutis ante omnia militaribus congruentes: milites militibus, centurionibus centuriones, tribuni tribunis compares collegaeque iisdem inpraesidiis, saepe iisdem manipulis permixti fuerant

per haec ne quo errore milites caperentur, edicunt consules ne quis extra ordinem in hostem pugnaret

Forte inter ceteros turmarum praefectos qui exploratum in omnes partes dimissi erant, T Manlius consulis filius super castra hostium cum suis turmalibus euasit, ita ut uix teli iactu ab statione proxima abesset

ibi Tusculani erant equites; praeerat Geminus Maecius, uir cum genere inter suos tum factis clarus
La preoccupazione dei Romani era accresciuta dal fatto di dover combattere contro i Latini, un popolo che aveva la loro stessa lingua, stesse tradizioni, stesso tipo di armamenti, e soprattutto la stessa condotta ed esperienza militareI soldati si erano mescolati con i soldati, i centurioni con i centurioni e i tribuni con i tribuni, da pari a pari e in qualità di colleghi, nelle stesse guarnigioni e spesso anche negli stessi manipoli

Per evitare che questa situazione traesse in errore i soldati, i consoli ordinarono che nessuno abbandonasse il proprio posto per andare all'assalto del nemico

Il caso volle che tra gli altri ufficiali dei vari squadroni inviati in tutte le direzioni a perlustrare i dintorni ci fosse Tito Manlio, il figlio del consoleEgli si era spinto, con i suoi cavalieri, al di sopra dell'accampamento nemico, fino a trovarsi a distanza di un lancio di giavellotto dal posto di guardia più vicino

In quel settore c'erano i cavalieri di Tuscolo agli ordini di Gemino Mecio, un uomo famoso tra i compagni sia per i nobili natali sia per il suo passato di combattente
is ubi Romanos equites insignemque inter eos praecedentem consulis filium nam omnes inter se, utique illustres viri, noti erant cognouit, 'unane' ait 'turma Romani cum Latinis sociisque bellum gesturi estis quid interea consules, quid duo exercitus consulares agent' 'aderunt in tempore' Manlius inquit, 'et cum illis aderit Iuppiter ipse, foederum a uobis uiolatorum testis, qui plus potest polletque

si ad Regillum lacum ad satietatem vestram pugnavimus, hic quoque efficiemus profecto ne nimis acies uobis et conlata signa nobiscum cordi sint
Riconosciuti i cavalieri romani e il figlio del console, alla testa del drappello (si conoscevano tutti fra loro, specie gli uomini più in vista), disse: Non vorrete davvero, Romani, combattere la guerra contro i Latini e i loro alleati con un solo squadrone di cavalleria Cosa faranno nel frattempo i consoli e i due esercitArriveranno a tempo debito, replicò Manlio, e con loro arriverà anche Giove in persona, ben più forte e potente, testimone degli accordi che avete violato

Se al lago Regillo vi abbiamo massacrato fino alla nausea, anche qui faremo sicuramente in modo che non vi stia troppo a cuore l'affrontarci in battaglia
' ad ea Geminus paulum ab suis equo prouectus: 'uisne igitur, dum dies ista venit qua magno conatu exercitus moveatis, interea tu ipse congredi mecum, ut nostro duorum iam hinc eventu cernatur quantum eques Latinus Romano praestet' movet ferocem animum iuvenis seu ira seu detractandi certaminis pudor seu inexsuperabilis uis fati

oblitus itaque imperii patrii consulumque edicti, praeceps ad id certamen agitur, quo vinceret an vinceretur haud multum interesset

equitibus ceteris velut ad spectaculum submotis, spatio, quod uacui interiacebat campi, aduersos concitant equos; et cum infestis cuspidibus concurrissent, Manli cuspis super galeam hostis, Maeci trans ceruicem equi elapsa est
Udite queste parole, Gemino avanzò in sella poco oltre la linea dei compagni e domandò: Mentre aspetti che venga quel giorno nel quale farete il grande sforzo di muovere l'esercito, non vuoi misurarti tu in persona con me, in modo che già dall'esito del nostro duello la gente veda quanto sia superiore un cavaliere latino a uno romanoL'indole tracotante del giovane venne spinta dal risentimento o forse dalla vergogna di rifiutare la sfida, o ancora dalla forza irresistibile del destino

E così, dimentico dell'ordine del padre e del proclama del console, si gettò sconsideratamente in un duello nel quale non avrebbe fatto molta differenza se avesse vinto o perso

Dopo aver fatto allontanare gli altri cavalieri come per far spazio a uno spettacolo, i due sfidanti spronarono i cavalli l'uno contro l'altro nel tratto di pianura che si apriva tra di loroLanciatisi all'assalto con le aste pronte a colpire, la cuspide di Manlio sfiorò l'elmo dell'avversario, mentre l'asta di Mecio andò a finire oltre il collo del cavallo di Manlio

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Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 31-40
Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 31-40

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 21; 31-40

circumactis deinde equis, cum prior ad iterandum ictum Manlius consurrexisset, spiculum inter aures equi fixit

ad cuius volneris sensum cum equus prioribus pedibus erectis magna ui caput quateret, excussit equitem, quem cuspide parmaque innixum attollentem se ab graui casu Manlius ab iugulo, ita ut per costas ferrum emineret, terrae adfixit; spoliisque lectis ad suos reuectus cum ouante gaudio turma in castra atque inde ad praetorium ad patrem tendit, ignarus fati futurique, laus an poena merita esset

'ut me omnes' inquit, 'pater, tuo sanguine ortum uere ferrent, provocatus eqvestria haec spolia capta ex hoste caeso porto

' quod ubi audiuit consul, extemplo filium auersatus contionem classico advocari iussit
Poi, dopo aver girato i cavalli, Manlio, che era stato il primo a rialzarsi per il secondo assalto, riuscì a piantare la punta del giavellotto tra le orecchie del cavallo

Per il dolore della ferita, l'animale si alzò sulle zampe anteriori e scosse la testa con violenza, sbalzando di sella il cavaliereQuesti, appoggiandosi all'asta e allo scudo, cercava di rimettersi in piedi dopo la pesante caduta, quando Manlio lo trapassò col giavellotto che, uscito dal fianco dopo essere entrato dalla gola, inchiodò a terra l'avversarioQuindi, raccolte le spoglie, ritornò dai compagni di squadra che lo accolsero con un urlo di gioia e lo accompagnarono all'accampamento, dove il giovane cercò immediatamente la tenda del padre, senza sapere cosa il destino avesse in serbo per lui, se cioè la lode oppure la punizione

Padre, disse perché tutti mi ritengano veramente figlio tuo, io ti porto queste spoglie eqvestri, strappate al corpo di un nemico che mi aveva sfidato a duello

Non appena il console sentì queste parole, distolse immediatamente lo sguardo dal figlio e ordinò al trombettiere di suonare l'adunata
Quae ubi frequens convenit, 'quandoque' inquit, 'tu, T Manli, neque imperium consulare neque maiestatem patriam ueritus, adversus edictum nostrum extra ordinem in hostem pugnasti et, quantum in te fuit, disciplinam militarem, qua stetit ad hanc diem Romana res, soluisti meque in eam necessitatem adduxisti, ut aut rei publicae mihi aut mei meorumobliuiscendum sit, nos potius nostro delicto plectemur quam res publica tanto suo damno nostra peccata luat; triste exemplum sed in posterum salubre iuventuti erimus Raccoltisi gli uomini, disse: Poiché tu, Tito Manlio, senza portare rispetto né all'autorità consolare né alla patria potestà, hai abbandonato il tuo posto, contro i nostri ordini, per affrontare il nemico, e con la tua personale iniziativa hai violato quella disciplina militare grazie alla quale la potenza romana è rimasta tale fino al giorno d'oggi, mi hai costretto a scegliere se dimenticare lo Stato o me stesso, se dobbiamo noi essere puniti per la nostra colpa o piuttosto è il paese a dover pagare per le nostre colpe un prezzo tanto altoStabiliremo un precedente penoso, che però sarà d'aiuto per i giovani di domani

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me qvidem cum ingenita caritas liberum tum specimen istud virtutis deceptum uana imagine decoris in te movet; sed cum aut morte tua sancienda sint consulum imperia aut impunitate in perpetuum abroganda, nec te qvidem, si quid in te nostri sanguinis est, recusare censeam, quin disciplinam militarem culpa tua prolapsam poena restituas i, lictor, deliga ad palum'exanimati omnes tam atroci imperio nec aliter quam in se quisque destrictam cernentes securem metu magis quam modestia quievere Quanto a me, sono toccato non solo dall'affetto naturale che un padre ha verso i figli, ma anche dalla dimostrazione di valore che ti ha fuorviato con una falsa parvenza di gloriaMa visto che l'autorità consolare dev'essere o consolidata dalla tua morte oppure del tutto abrogata dalla tua impunità, e siccome penso che nemmeno tu, se in te c'è una goccia del mio sangue, rifiuteresti di ristabilire la disciplina militare messa in crisi dalla tua colpa, va, o littore, e legalo al paloDi fronte a un ordine tanto crudele rimasero tutti senza fiato: ciascuno, frenato più dalla paura che dalla disciplina, guardava alla scure come fosse rivolta contro se stesso
itaque velut demerso ab admiratione animo cum silentio defixi stetissent, repente, postquam ceruice caesa fusus est cruor, tam libero conquestu coortae uoces sunt, ut neque lamentis neque exsecrationibus parceretur spoliisque contectum iuvenis corpus, quantum militaribus studiis funus ullum concelebrari potest, structo extra vallum rogo cremaretur, Manlianaque imperia non in praesentia modo horrenda sed exempli etiam tristis in posterum essent

fecit tamen atrocitas poenae oboedientiorem duci militem; et praeterquam quod custodiae uigiliaeque et ordo stationum intentioris ubique curae erant, in ultimo etiam certamine, cum descensum in aciem est, ea seueritas profuit

fuit autem ciuili maxime bello pugna similis; adeo nihil apud Latinos dissonum ab Romana re praeter animos erat
Ma quando si riebbero dallo stupore che li aveva tenuti immobili in silenzio, all'improvviso, mentre il sangue sgorgava dal collo reciso, le loro voci esplosero in un lamento così incontrollabile da non risparmiare né gemiti né maledizioni; e dopo aver coperto con le spoglie il corpo del giovane, costruirono una pira al di là della trincea e lo cremarono con tutti gli onori funebri che la cura dei soldati gli potesse offrireE gli 'ordini di Manlio' non solo suscitarono orrore in quella precisa circostanza, ma costituirono anche per i giorni a venire un esempio di crudele severità

Tuttavia la brutalità di quella punizione rese più obbedienti i soldati, e non solo i servizi di guardia, i turni di sentinella e di picchetto vennero dovunque effettuati con maggiore attenzione, ma quell'eccesso di severità fu d'aiuto anche nella parte finale della lotta, quando si arrivò allo scontro in campo aperto

Quella battaglia, però, ricordò molto da vicino una guerra civile: a tal punto i Latini non differivano in nulla dai Romani se non per il valore

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clipeis antea Romani usi sunt, dein, postquam stipendiarii facti sunt, scuta pro clipeis fecere; et quod antea phalanges similes Macedonicis, hoc postea manipulatim structa acies coepit esse: postremi in plures ordines instruebantur ordo sexagenos milites, duos centuriones, uexillarium unum habebat)

prima acies hastati erant, manipuli quindecim, distantes inter se modicum spatium; manipulus leues uicenos milites, aliam turbam scutatorum habebat; leues autem, qui hastam tantum gaesaque gererent, vocabantur

haec prima frons in acie florem iuuenum pubescentium ad militiam habebat

robustior inde aetas totidem manipulorum, quibus principibus est nomen, hos sequebantur, scutati omnes, insignibus maxime armis
In passato i Romani avevano utilizzato piccoli scudi rotondiMa in séguito, quando l'esercito venne pagato, li rimpiazzarono con grandi scudi rettangolariE ciò che prima era stata una falange simile a quella dei Macedoni, con gli anni iniziò a essere una linea di battaglia formata da gruppi di manipoli, con le retroguardie inquadrate in più compagnie, ciascuna delle quali aveva sessanta soldati, due centurioni e un alfiere

In prima linea c'erano gli hastati, organizzati in quindici manipoli l'uno a ridosso dell'altroOgni manipolo constava di venti soldati armati alla leggera, mentre il resto portava lo scudo pesanteInoltre erano definiti leves gli uomini che portavano soltanto l'asta e i giavellotti pesanti

Questa prima linea dello schieramento era formata dal fiore della gioventù in età militare

Alle loro spalle c'era una linea costituita dallo stesso numero di manipoli, a loro volta formati da uomini più maturi e chiamati principes
hoc triginta manipulorum agmen antepilanos appellabant, quia sub signis iam alii quindecim ordines locabantur, ex quibus ordo unusquisque tres partes habebat earum unam quamque primam pilum vocabanttribus ex uexillis constabat ordo; sexagenos milites, duos centuriones, uexillarium unum habebat uexillum; centum octoginta sex homines erant Provvisti tutti di grandi scudi rettangolari, essi erano dotati delle armi miglioriA questa formazione di trenta manipoli veniva dato il nome di antepilani, perché dietro alle insegne erano schierate altre quindici compagnie, ciascuna delle quali risultava formata da tre plotoni, che a loro volta prendevano il nome di piliOgni manipolo, costituito da centottantasei effettivi, aveva tre insegne

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