Letteratura latina: dalle satire a Properzio

Letteratura latina: dalle satire a Properzio

SATIRE ORAZIO E' una figura centrale nella letteratura del primo secolo a.C.

perché ebbe un'influenza all'interno del circolo di Mecenate che andò addirittura oltre al circolo, arrivò fino al rinascimento perché aveva trattato tematiche sulla condizione umana condivise dal rinascimento come: nella vita ci sono ostacoli che si possono sorpassare solo con un equilibrio interiore, vivendo con serenità, cogliendo l'attimo, senza farsi travolgere dalla realtà (medietas). Entra in un circolo epicureo dove impara a distaccarsi dalla realtà (laze biosas); va ad Atene dove si trova coinvolto nella guerra civile tra Cassio e i triumviri. Nel primo secolo a.C si fa molta erudizione (raccogliere la cultura passata e tutto ciò che è accaduto, interessarsi su tutti i fronti, usare tutti i mezzi come prosa e poesia) perché si voleva recuperare un'identità anche attraverso il mos maiorum, si volevano stimolare le virtù, le passioni in un linguaggio accessibile a tutti. 2 scopi dell'erudizione: ritrovare i valori persi e fornire una cultura agile, comprensibile. SATIRE Dopo le satire di Lucilio ci fu una produzione di satire caratterizzate da un'aggressività polemica, da un carattere autobiografico delle esperienze e da un'espressione informale. Così Orazio nelle sue satire fa un rigoroso controllo della forma, attenuando l'aggressività e mettendo nel testo importanti valori e un comportamento morale. Orazio mantiene in comune con Lucilio la sincerità autobiografica, presentazione di personaggi e racconto delle vicende; Orazio preferisce raccontare delle esperienze, momenti di vita, descrivere il mondo che gli sta intorno, cerca sempre un accordo tra le parti. Orazio non intende ne colpire chi ha comportamenti sbagliati ne convertire gli altri alla sua saggezza, lui compone per sé e per la cerchia di amici. Le scelte di vita e di poetica oraziana sono basate sull'autarkeia (autosufficienza interiore del saggio) e sul metriotes (il senso della misura dal quale dipende l'equilibrio nell'agire).

Questi due concetti trovano riscontro nella fede epicurea che appoggia Orazio, nella quale la felicità può essere raggiunta lontano dagli eccessi e nell'indipendenza; dell'epicureismo in Orazio troviamo anche il concetto di amicizia intesa come protezione dalla realtà esterna. ODI Augusto aveva intensificato la cultura romana e si era circondato di grandi letterati, così questo periodo è caratterizzato da un forte classicismo che si riscontra nella limpidezza dello stile e dall'intensità dei contenuti. La lirica oraziana non è una libera diffusione di sentimenti ma un'espressione letteraria condizionata da un genere classico. La poesia è raffinata grazie alla ricerca della callida iuncurta (espressione studiata in vista della massima efficacia) e grazie al labor lime (rifinitura del testo). Si prendeva da un testo lirico greco un spunto da svolgere in piena libertà.

Properzio, Elegie: Libro 01, Elegia 01

Properzio, Elegie: Libro II, Elegia XXVI

Properzio, Elegie: Libro IV, Elegia V

Properzio, Elegie: Libro II, Elegia IV

Properzio, Elegie: Libro 01, Elegia 08

Properzio, Elegie: Libro II, Elegia XXX