Tingere in questo colore è stato a lungo un esercizio difficile e fino alla metà del XIV secolo sulla maggior parte delle stoffe e degli abiti i toni neri non sono mai veramente neri, ma presentano sempre una sfumatura grigiastra, bluastra o tendente al bruno e non sono né luminosi né veramente monocromi. I tintori non sono in grado di produrre dei neri completamente neri e brillanti, come fanno invece da tempo nella gamma dei rossi e da qualche decennio in quella dei blu
Bisogna raccoglierla prima dell'estate, quando la larva si trova ancora all'interno, poi farla seccare lentamente; è allora ricca di tannini e possiede virtù coloranti considerevoli nella gamma dei neri; come per le cortecce e le radici, bisogna mordenzare con sali di ferro. E' un prodotto estremamente caro: da una parte è necessario un numero enorme di noci di Galla per ottenere poca materia colorante, dall'altra bisogna importarlo dall'Europa orientale, dal Vicino Oriente o dall'Africa del nord perché le querce occidentali non ne forniscono o ne producono di cattiva qualità. Alla fine del Medioevo, quando il nero diventa di moda negli abiti principeschi, i tintori delle grandi città tessili ne consumano un'immensa quantità, nonostante il suo costo sempre crescente