Cicerone, In Verrem: 02; 03-96-98, pag 2

Cicerone, In Verrem: 02; 03-96-98

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-96-98
Ne id quidem ei licet dicere, propterea quod ipsius litterae recitantur ad civitates de ternis denariis missae Ma neppure questo gli è possibile dire, per il fatto che si dà lettura della lettera che a suo nome inviò alle città e in cui si parla dei tre denari a moggio
Quae est igitur defensio Quale è dunque la sua difesa questa
'Feci quod arguis; coegi pecunias maximas cellae nomine; sed hoc mihi licuit, vobis si prospicitis licebit Ho fatto ciò di cui mi accusi; ho am massato a titolo di appannaggio una quantità enorme di denaro; ma questo a me fu lecito, a voi lo sarà, se siete lungimiranti

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-121-125
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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-121-125

' Periculosum provinciis genus iniuriae confirmari iudicio, perniciosum nostro ordini populum Romanum existimare non posse eos homines qui ipsi legibus teneantur leges in iudicando religiose defendere rischioso per le province che un sistema di sopruso venga avallato da una sentenza, è rovinoso per la nostra classe che il popolo romano pensi che uomini vincolati essi stessi al rispetto per le leggi non sono in grado di difendere scrupolosamente le leggi nell'esercitare la funzione di giudici
Atque isto praetore, iudices, non solum aestimandi frumenti modus non fuit, sed ne imperandi quidem; neque enim id quod debebatur, sed quantum commodum fuit imperavit E durante il governo di costui, giudici, non fu rispettata nessuna regola non solo nel fis sare d prezzo di stima del frumento, ma neppure nello stabilire il quantitativo da consegnare; impose infatti il quantitativo dovuto, ma quanto gli piacque

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Cicerone, In Verrem: 02; 01-05
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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 01-05

Summam faciam vobis ex publicis litteris ac testimoniis civitatum frumenti in cellam imperati: reperietis quinquiens tanto, iudices, amplius istum quam quantum in cellam ei sumere licitum sit civitatibus imperasse Basandomi su documenti pubblici e sulle testimonianze ufficiali delle città vi calcolerò il totale del frumento requisito per l'approvvigionamento del governatore: scoprire te giudici, che costui impose alle città un quantitativo cinque volte superiore a quello che gli era consentito per la sua fornitura personale
Quid ad hanc impudentiam addi potest, si et aestimavit tanti ut homines ferre non possent, et tanto plus quam erat ei concessum legibus imperavit Che cosa si potrebbe aggiungere a una simile impudenza, se è vero che, da un lato fissò un prezzo di stima tanto alto che la gen te non poteva farvi fronte, e, dall'altro, impose un quan titativo tanto superiore a quello che le leggi gli consentivano

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Cicerone, In Verrem: 02; 06-10
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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 06-10

[226] Quapropter cognita tota re frumentaria, iudices, iam facillime perspicere potestis amissam esse populo Romano Siciliam, fructuosissimam atque opportunissimam provinciam, nisi eam vos istius damnatione recuperatis [226] E dunque, giudici, ora che avete preso conoscen za nel suo complesso della questione relativa al frumen to, potete molto facilmente capire che la Sicilia, la più produttiva, la più utile delle nostre province, è perduta per il popolo romano se voi non la riconquistate con la condanna di costui
Quid est enim Sicilia si agri cultionem sustuleris et si aratorum numerum ac nomen exstinxeris Che cosa è ancora la Sicilia infatti, una volta distrutta l'agricoltura e annientata la categoria dei coltivatori fino a farne scomparire anche il nome

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-126-130

Quid autem potest esse in calamitate residui quod non ad miseros aratores isto praetore per summam iniuriam ignominiamque pervenerit Nella disgrazia, che cosa può restare ancora che durante il governo di costui non sia toccato agli sventurati colti vatori, vessati da soprusi e oltraggi gravissimi

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