Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 11-15, pag 2

Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 03; 11-15
Etenim omne corpus aut aqua aut aer aut ignis aut terra est aut id, quod est concretum ex iis aut ex aliqua parte eorum Da qui la conseguenza che ogni corpo è o di acqua, o di aria, o di fuoco, o di terra, o di un miscuglio di questi elementi o almeno di una parte di essi
Horum autem nihil est, quin intereat;[31] nam et terrenum omne dividitur, et humor ita mollis est, ut facile premi conlidique possit; ignis vero et aer omni pulsu facillime pellitur naturaque cedens est maxume et dissupabilis Ora non v'è alcuno di questi elementi che non sia destinato a perire;[31] la terra la si può sempre spezzare e ridurre in parti più piccole, l'acqua è così molle che facilmente si riesce a stringerla e a sminuzzarla, l'aria e il fuoco poi sono sensibili ad ogni impulso e la loro sostanza è ciò che di più cedevole e di più dissolvibile si possa immaginare
Praetereaque omnia haec tum intereunt, cum in naturam aliam convertuntur; quod fit, cum terra in aquam se vertit et cum ex aqua oritur aer, ex aere aether, cumque eadem vicissim retro commeant Inoltre tutti questi elementi periscono allorquando si trasformano in un'altra sostanza, il che avviene quando la tetra si muta in acqua, dall'acqua nasce l'aria e dall'aria l'etere e quando di nuovo queste trasformazioni si verificano secondo l'ordine inverso

Maybe you might be interested

Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 16-20
Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 16-20

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 03; 16-20

Quod si ita est, ut ea intereant, e quibus constet omne animal, nullum est animal sempiternum Se pertanto tutti gli elementi di cui si compone un essere vivente sono destinate a perire, non vi è essere vivente che possa durare in eterno
XIII [32] Et ut haec omittamus, tamen animal nullum inveniri potest, quod neque natum umquam sit et semper sit futurum XIII [32] Del resto, anche indipendentemente da queste considerazioni, non si può trovare alcun essere vivente che non sia nato in un determinato momento e sia destinato a conservarsi per sempre in futuro

Maybe you might be interested

Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 16-20
Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 16-20

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 16-20

Omne enim animal sensus habet; sentit igitur et calida et frigida et dulcia et amara nec potest ullo sensu iocunda accipere, non accipere contraria; si igitur voluptatis sensum capit, doloris etiam capit; quod autem dolorem accipit, id accipiat etiam interitum necesse est; omne igitur animal confitendum est esse mortale Ogni essere animato è dotato di sensibilità; in quanto tale percepisce il caldo ed il freddo, il dolce e l'amaro e non possiede alcun senso che gli permetta di ricevere le sensazioni piacevoli e di evitare quelle che piacevoli non sono; se quindi è sensibile al piacere lo è anche al dolore; ma in nessun essere il dolore può andate disgiunto dalla morte; bisogna pertanto ammettere che ogni essere animato è destinato a perire
[33] Praeterea, si quid est, quod nec voluptatem sentiat nec dolorem, id animal esse non potest; sin autem, quod animal est, id illa necesse est sentiat, et, quod ea sentiat, non potest esse aeternum; et omne animal sentit; nullum igitur animal aeternum est [33] Inoltre, se v'è un essere insensibile sia al piacere sia al dolore non può essere fornito di vita; se quindi un essere animato deve necessariamente provare queste sensazioni e l'essere che provi queste sensazioni non può essere eterno, ogni essere animato per il fatto stesso che prova queste sensazioni non può essere eterno

Maybe you might be interested

Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 01-05
Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 01-05

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 01-05

Praeterea nullum potest esse animal, in quo non et adpetitio sit et declinatio naturalis Ancora: non esiste essere vivente che non provi sentimenti di attrazione e di repulsione
Adpetuntur autem, quae secundum naturam sunt, declinantur contraria; et omne animal adpetit quaedam et fugit a quibusdam; quod autem refugit, id contra naturam est, et quod est contra naturam, id habet vim interemendi Lo attrae tutto ciò che si accorda con la sua natura e lo respinge ciò che le è contrario; ed è un fatto che ogni animale desidera determinate cose e rifugge da altre; ciò da cui rifugge è contrario alla sua natura e ciò che è contrario alla sua natura lo è in quanto ha in sé la possibilità di distruggerla

Maybe you might be interested

Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 06-10
Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 06-10

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 06-10

Omne ergo animal intereat necesse est E' quindi ineluttabile che ogni animale sia destinato a perire

Maybe you might be interested

Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 11-15
Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 11-15

Tags: #cicero
Cicerone, In Verrem: 01; 01-05

Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 05; 01-10

Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 05; 31-40

Cicerone, De Inventione: Libro 01; 01-10

Cicerone, In Verrem: 02; 02-01-05

Cicerone, In Verrem: 02; 05-56-60