Cicerone, De Inventione: Libro 01; 71-80, pag 4

Cicerone, De Inventione: Libro 01; 71-80

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Inventione parte Libro 01; 71-80
Nunc, ut statuimus, proficisci ordine ad reliqua pergemus Ora, come abbiamo già stabilito, tratteremo in modo ordinato i punti che rimangono
[78] R e p r e h e n s i o est, per quam argumentando adversariorum confirmatio diluitur (aut infirmatur) aut elevatur; Haec fonte inventionis eodem utetur, quo utitur confirmatio, propterea quod, quibus ex locis aliqua res confirmari potest, isdem potest ex locis infirmari; Nihil enim considerandum est in his omnibus (inventionibus) nisi id, quod personis aut negotiis adtributum est; Quare inventionem et argumentationum expolitionem ex illis, quae ante praecepta sunt, hanc quoque in partem orationis transferri oportebit; Verumtamen, ut quaedam praeceptio detur huius quoque partis, exponemus modos reprehensionis; quos qui observabunt, facilius ea, quae contra dicentur, diluere aut infirmare poterunt; [79] Omnis argumentatio reprehenditur, si aut ex iis, quae sumpta sunt, non conceditur aliquid unum plurave aut his concessis conplexio (ex his) confici negatur, aut si genus ipsum argumentationis vitiosum ostenditur, aut si contra firmam argumentationem alia aeque firma aut firmior ponitur [78] La confutazione è quella parte del discorso attraverso la quale, con le argomentazioni, si sminuisce (o si indebolisce) o si scredita la confermazione degli avversari; essa utilizzerà la stessa fonte inventiva che è usata dalla confermazione, poiché una cosa può essere rafforzata con gli stessi luoghi con cui può essere indebolita; in tutti questi argomenti (fonti inventive) si deve fare attenzione a non utilizzare solamente ciò che si riferisce a persone o a fatti; quindi sarà necessario ripetere, anche in questa parte del discorso, sia ciò che è attinente allinvenzione sia quello che riguarda lelaborazione delle argomentazioni che abbiamo esposto prima; tuttavia, per dare qualche informazione anche relativa a questa parte, esporremo i modi della confutazione: chi li osserverà, potrà sminuire o indebolire in modo più semplice le argomentazioni dellavversario; [79] Ogni argomentazione è confutata o non concedendo uno o più punti di quelli sostenuti; o, anche concedendoli, negando che si possa tirare da essi la pretesa illazione; o facendo apparire vizioso lo stesso genere di argomentazione dellavversario; o, infine, contrapponendo a unargomentazione valida unargomentazione altrettanto valida o ancora più valida
Ex iis, quae sumuntur, aliquid non conceditur, cum aut id, quod credibile dicunt, negatur esse eiusmodi, aut, quod conparabile putant, dissimile ostenditur, aut iudicatum aliam in partem traducitur, aut omnino iudicium inprobatur, aut, quod signum esse adversarii dixerunt, id eiusmodi negatur esse, aut si conprehensio aut una aut ex utraque parte reprehenditur, aut enumeratio falsa ostenditur, aut simplex conclusio falsi aliquid continere demonstratur Non si concede qualcuno dei punti proposti quando si nega la credibilità di quello che gli avversari affermano invece che sia credibile; o quando si mostra non attinente ciò che stimano simile; o quando si interpreta, in modo opposto, una sentenza o la si rifiuta completamente; o quando si nega che siano prove di fatto quelle che sono definite in questo modo dagli avversari; o quando si confutano una o entrambe le parti del dilemma; o si dimostra come falsa lenumerazione; o quando si evidenzia che la semplice conclusione possiede qualche falsità

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Nam omne, quod sumitur ad argumentandum sive pro probabili sive pro necessario, necesse est sumatur ex his locis, ut ante ostendimus Infatti, ciascun elemento che si utilizza per sostenere largomentazione, come probabile e necessario, deve essere tratto da questi luoghi, come abbiamo dimostrato in precedenza
[80] Quod pro credibili sumptum erit, id infirmabitur, si aut perspicue falsum erit, hoc modo: "Nemo est, quin pecuniam quam sapientiam malit"; aut ex contrario quoque credibile aliquid habebit, hoc modo: "Quis est, qui non officii cupidior quam pecuniae sit [80] Unargomentazione sostenuta come credibile non verrà convalidata se risulterà falsa in modo evidente, come in tale caso: Non esiste nessuno che non preferisca il denaro alla saggezza; o, se laffermazione contraria è, anche lei, in un certo modo, credibile, in questaltro: Chi cè che non è più amante del dovere che del denaro

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" Aut erit omnino incredibile, ut si aliquis, quem constet esse avarum, dicat alicuius mediocris officii causa se maximam pecuniam neglexisse, aut si, quod in quibusdam rebus aut hominibus accidit, id omnibus dicitur usu venire, hoc pacto: "Qui pauperes sunt, iis antiquior officio pecunia est"; "Qui locus desertus est, in eo caedem factam esse oportet; in loco celebri homo occidi qui potuit ; o se è interamente credibile, come nel caso di qualcuno, famoso per la sua avarizia, che dice di aver disprezzato una grande quantità di denaro per effettuare un dovere modesto; o se si afferma che è solito accadere a tutti ciò che accade al contrario solamente in certe circostanze e a certe persone, in questo modo: Per colui che è povero ha più importanza il denaro che il dovere; In questo, poiché è un luogo solitario, deve essere stato compiuto lomicidio: poiché, come avrebbe potuto essere ucciso un uomo in un luogo allaperto
" Aut si id, quod raro fit, fieri omnino negatur, ut Curio pro Fulvio: "Nemo potest uno aspectu neque praeteriens in amorem incidere O se ciò accade di rado si affermasse non succede mai, come affermò Curione nella difesa di Fulvio: Nessuno può innamorarsi di una persona, al primo sguardo e vista di pasaggio
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