Cicerone, De Inventione: Libro 01; 71-80

Cicerone, De Inventione: Libro 01; 71-80

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Inventione parte Libro 01; 71-80

[71] Assumptionis autem approbatione praeterita quadripertita sic fiet argumentatio: "qui saepenumero nos per fidem fefellerunt, eorum orationi fidem habere non debemus [71] Trascurando inoltre la dimostrazione della minore, il ragionamento è divisibile in quattro parti, così: Non dobbiamo confidare nelle parole di quelli che, abusando della nostra fiducia, ci hanno sovente tratto in inganno
Si quid enim perfidia illorum detrimenti acceperimus, nemo erit praeter nosmet ipsos, quem iure accusare possimus Se la loro malvagità ci avrà in qualche modo danneggiato, non esisterà nessuno, tranne noi stessi, che potremo giustamente accusare
Ac primo quidem decipi incommodum est; iterum, stultum; tertio, turpe In verità, farsi ingannare la prima volta è nocivo; la seconda volta è da stolti; la terza volta è vergognoso

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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Inventione parte Libro 01; 31-40

Carthaginienses autem persaepe iam nos fefellerunt I Cartaginesi ci hanno tratto in inganno molte volte
Summa igitur amentia est in eorum fide spem habere, quorum perfidia totiens deceptus sis dunque una grande stoltezza sperare nella buona fede di coloro dalla cui malvagità sei stato ingannato molte volte

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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Inventione parte Libro 01; 11-20

" [72] Utraque approbatione praeterita tripertita fit, hoc pacto: "Aut metuamus Carthaginienses oportet, si incolumes eos reliquerimus, aut eorum urbem diruamus [72] Se si trascurano ambedue le dimostrazioni, il ragionamento si divide in tre parti, così: O dobbiamo temere i Cartaginesi, se li lasciamo sani e salvi, o è necessario distruggere la loro città
At metuere quidem non oportet Ma non è una cosa giusta restare in uno stato di paura
Restat igitur ut urbem diruamus Non rimane quindi che distruggere la loro città
Sunt autem, qui putant nonnumquam posse complexione supersederi, cum id perspicuum sit, quod conficiatur ex ratiocinatione; quod si fiat, bipertitam quoque fieri argumentationem, hoc modo: "Si peperit, virgo non est; peperit autem Esistono inoltre certi uomini che, qualche volta, credono che si possa fare a meno della conclusione, quando cioè è palese ciò che si deduce dal ragionamento; se accade ciò il ragionamento si divide in due parti, in tale modo: se ha partorito, non è vergine: ma ha partorito
" Hic satis esse proponere et adsumere: quod conficiatur quoniam perspicuum sit, complexionis rem non indigere In questo caso non ci sono le due premesse, e poiché la deduzione è palese, non si necessita di una conclusione
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