Trittico Stati d’Animo - Umberto Boccioni

trittico Stati d’Animo - Umberto Boccioni

la prima grande opera pittorica futurista, è ambientato in una stazione ferroviaria e indaga l'eccitazione del viaggio moderno e le emozioni conflittuali che esso provoca. L'opera prende spunto dal pensiero del filosofo francese Henri Bergson, il quale enfatizzò l'importanza del flusso universale, del dinamismo, del cambiamento e dell'intuizione

con il febbrile precipitarsi di linee e colori, l'opera incarna una delle filosofie più influenti del Futurismo, messa nero su bianco nel primo manifesto di Marinetti: il tempo e lo spazio morirono ieri

  1. sulla sinistra, quelli che vanno, esprime "la solitudine, la confusione angosciata e stordita" dei passeggeri in partenza. Incisive diagonali nere, blu lavanda e verdi sfumano la divisione tra il primo piano e lo sfondo, suggerendo la violenza della velocità che strappa i viaggiatori dai loro cari. Le teste sono rappresentate in una forma frammentata che riproduce la presenza simultanea di diversi angoli di visualizzazione. parvenze di case e paesaggio sfrecciano nella parte superiore della tela
  2. Gli addiila tela centrale del trittico, coglie il caso delle partenze in una stazione ferroviaria, tra nuvole di vapore, coppie abbracciate e movimento alla partenza di un treno
  3. il dipinto finale del Trittico, quelli che restano, racconta la malinconia di coloro che sono stati lasciati indietro, la loro "infinita tristezza che trascina tutto in basso, verso terra"
Quelli che vanno - trittico Stati d'Animo - Umberto Boccioni Quelli che vanno - trittico Stati d’Animo - Umberto Boccioni
Gli addii - trittico Stati d'Animo - Umberto Boccioni Gli addii - trittico Stati d’Animo - Umberto Boccioni
Idolo moderno - Umberto Boccioni, 1910-1911

Materia - Umberto Boccioni, 1912

costruzione orizzontale - Umberto Boccioni

La Risata - Umberto Boccioni, 1911

il bevitore - Umberto Boccioni

la città che sale - Umberto Boccioni