alvum exoneraturas subvolare semper et contrario flatu | Che per alleggerire il ventre volano sempre e contro vento |
[127] uno hae in loco totius orbis visuntur, in insula, quam diximus nobilem Diomedis tumulo atque delubro contra Apuliae oram, fulicarum similes | [127] Questi simili alle folaghe si vedono in un solo luogo di tutta la terra, nell'isola, che abbiamo detto celebre per la tomba e il tempio di Diomede di fronte alla costa della Puglia |
advenas barbaros clangore infestant, Graecis tantum adulantur miro discrimine, velut generi Diomedis hoc tribuentes, aedemque eam cotidie pleno gutture madentibus pinnis perluunt atque purificant, unde origo fabulae Diomedis socios in earum effigies mutatos | Aggrediscono con strepito gli ospiti forestieri, riveriscono solo i Greci con straordinario discernimento, come dedicando ciò alla stirpe di Diomede, e ogni giorno lavano e purificano con le penne bagnate il tempio stesso con la gola piena d'acqua, da cui l'origine della leggenda che i compagni di Diomede erano stati mutati nelle loro sembianze |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 13, Paragrafi 93-142
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 13, Paragrafi 93-142
[128] Non omittendum est, cum de ingeniis disserimus, e volucribus hirundines indociles esse, e terrestribus mures, cum elephanti iussa faciant, leones iugum subeant, in mari vituli totque piscium genera mitescant | [128] Non bisogna tralasciare, quando parliamo di intelligenze, che fra gli uccelli le rondini non sono ammaestrabili, fra i terrestri i topi, mentre gli elefanti eseguono gli ordini, i leoni sopportano il giogo, nel mare le foche e tanti generi di pesci sono docili |
[129] Bibunt aves suctu, ex iis, quibus longa colla, intermittentes et capite resupinato velut infundentes sibi; porphyrio solus morsu bibit | [129] Gli uccelli bevono col succhio, fra essi, quelli a cui il collo è lungo, intervallando e col capo rovesciato come rovesciandolo in sé; il solo porfirio beve con un morso |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 262-278
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 262-278
idem est proprio genere, omnem cibum aqua subinde tinguens, deinde pede ad rostrum veluti manu adferens | Lo stesso è di un particolare genere, intingendo ogni cibo ripetutamente nell'acqua, portandolo poi con la zampa al becco come con una mano |
laudatissimi in Commagene | Molto rinomati nella Commagene |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 56-69
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 18, Paragrafi 56-69
rostra iis et praelonga crura rubent | Per loro rossi i becchi e le gambe molto lunghe |
[130] Haec quidem et himantopodi multo minori, quamquam eadem crurum altitudine | [130] Queste caratteristiche anche per il trampoliere di molto più piccolo, sebbene con la stessa lunghezza delle gambe |
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nascitur in Aegypto | Nasce in Egitto |