Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 120-130
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[120] quamquam id paene in omnibus contigit | [120] Sebbene ciò è toccato quasi tutti |
Agrippina Claudii Caesaris turdum habuit, quod numquam ante, imitantem sermones hominum | Agrippina (moglie) di Claudio Cesare ebbe un tordo, il che mai prima, che imitava le parole degli uomini |
cum haec proderem, habebant et Caesares iuvenes sturnum, item luscinias Graeco ac Latino sermone dociles, praeterea meditantes assidue et in diem nova loquentes, longiore etiam contextu | Quando scrivevo queste cose, anche i giovani Cesari avevano uno stormo, anche gli usignoli istruiti nella lingua greca e latina, esercitandosi inoltre assiduamente pronunciando anche nuove parole di giorno in giorno, anche con un contesto più lungo |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 37, Paragrafi 19-42
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 37, Paragrafi 19-42
docentur secreto et ubi nulla alia vox misceatur, adsidente qui crebro dicat ea, quae condita velit, ac cibis blandiente | Sono ammaestrati in un luogo appartato e dove nessun'altra voce sia mescolata, a quello che è presente che pronuncia di frequente quelle cose che vuole siano apprese, e che blandisce con i cibi |
[121] Reddatur et corvis sua gratia, indignatione quoque populi Romani testata, non solum conscientia | [121] Si dia anche ai corvi il loro riconoscimento, attestato anche dall'indignazione del popolo Romano, non solo dal sentimento |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 193 - 201
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 193 - 201
Tiberio principe ex fetu supra Castorum aedem genito pullus in adpositam sutrinam devolavit, etiam religione commendatus officinae domino | Sotto il principe Tiberio un piccolo di una covata nata sul tempio dei Castori (Dioscuri) volò in una calzoleria situata accanto, affidatosi al padrone della bottega per la sacralità |
is mature sermoni adsuefactus, omnibus matutinis evolans in rostra in forum versus, Tiberium, dein Germanicum et Drusum Caesares nominatim, mox transeuntem populum Romanum salutabat, postea ad tabernam remeans, plurium annorum adsiduo officio mirus | Questo abituato rapidamente alla parola, volando tutte le mattine nel foro sui rostri, salutava per nome Tiberio, poi i Cesari Germanico e Druso, quindi il popolo romano che passava, tornando poi alla bottega, ammirato per l'assiduo impegno di molti anni |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 13, Paragrafi 93-142
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 13, Paragrafi 93-142
[122] hunc sive aemulatione vicinitatis manceps proximae sutrinae sive iracundia subita, ut voluit videri, excrementis eius posita calceis macula, exanimavit, tanta plebei consternatione, ut primo pulsus ex ea regione, mox interemptus sit funusque aliti innumeris celebratum exequiis, constratum lectum super Aethiopum duorum umeros, praecedente tibicine et coronis omnium generum ad rogum usque, qui constructus dextra via Appiae ad secundum lapidem in campo Rediculi appellato fuit | [122] Il padrone di una vicina calzoleria sia per gelosia di vicinato sia per un'improvvisa rabbia, come volle far sembrare, lo uccise per una macchia prodotta dai suoi escrementi sulle calzature, con tanto dispiacere del popolo, che dapprima cacciato da quel luogo, sia stato poi ucciso e il funerale dell'uccello celebrato con innumerevoli esequie, la bara posta sulle spalle di due Etiopi, con un suonatore di flauto che precedeva e con corone di ogni genere fino al rogo, che fu elevato sulla via destra dell'Appia accanto alla seconda pietra miliare nel campo detto Rediculo |
[123] adeo satis iusta causa populo Romano visa est exequiarum ingenium avis aut supplicii de cive Romano in ea urbe, in qua multorum principum nemo deduxerat funus, Scipionis vero Aemiliani post Carthaginem Numantiamque deletas ab eo nemo vindicaverat mortem | [123] Così l'ingegno dell'uccello sembrò al popolo romano motivo abbastanza giusto di esequie o di supplizio riguardo a un cittadino romano in questa città, in cui nessuno aveva accompagnato il funerale di molti principi, nessuno aveva in realtà vendicato la morte di Scipione Emiliano dopo che Cartagine e Numanzia erano state distrutte da lui |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 56-69
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 18, Paragrafi 56-69
[124] hoc gestum M Servilio C Cestio cos | [124] Avvenuto questo durante il consolato di M |