Entra una luce opaca che illumina una stanza misera che in verità è una cella. Lei è una condannata a morte. Ha una veste ampia, forse per nascondere una gravidanza. Viene ritratta mentre è prigioniera a Palermo in attesa di sapere se il tribunale di Re Ferdinando la condannerà a morte o concederà la grazia.
Verrà decapitata a Napoli 11 settembre di quello stesso anno, il 1800 a 36 anni. La gravidanza era una bugia con lo scopo di sottrarla alla condanna, ma non era servita. Prima di lei, in quei mesi, vengono uccisi tutti i capi della rivolta giacobina. Tutti i protagonisti della Repubblica Napoletana del 1799. Viene condannata dai Borboni che, riconquistata Napoli, organizzano una terribile epurazione con l'intento di cancellare ogni testimonianza della Repubblica Napoletana