Luisa Sanfelice in carcere di Gioacchino Toma

Luisa Sanfelice in carcere di Gioacchino Toma

Anno 1800, una donna vestita di nero con l'aria rassegnata sta ricamando davanti a una finestra piccola e chiusa da inferriate

Entra una luce opaca che illumina una stanza misera che in verità è una cella. Lei è una condannata a morte. Ha una veste ampia, forse per nascondere una gravidanza. Viene ritratta mentre è prigioniera a Palermo in attesa di sapere se il tribunale di Re Ferdinando la condannerà a morte o concederà la grazia.

 Verrà decapitata a Napoli 11 settembre di quello stesso anno, il 1800 a 36 anni. La gravidanza era una bugia con lo scopo di sottrarla alla condanna, ma non era servita. Prima di lei, in quei mesi, vengono  uccisi tutti i capi della rivolta giacobina. Tutti i protagonisti della Repubblica Napoletana del 1799. Viene condannata dai Borboni che, riconquistata Napoli, organizzano una terribile epurazione con l'intento di cancellare ogni testimonianza della Repubblica Napoletana 

Maybe you might be interested