sullo sfondo, dopo il ponte Sant'Angelo, adorno di statue, è raffigurato nitidamente l'ospedale "Santo Spirito", la corsia Sistina sormontata dalla cupola ottagonale, la corsia Benedettina (poi distrutta per far posto all'attuale Ponte Vittorio), il campanile della chiesa di Santo Spirito in Sassia, la collina del Gianicolo e l'immensa Basilica di San Pietro.
Gli acquitrini che si formavano ai lati della corrente del fiume privo di argini erano infestati dalla malaria, una malattia la cui conoscenza e cura sono tra le più grandi glorie dell'ospedale. Qui fu introdotto in terapia, sin dal 1632, il primo rimedio efficace contro la malaria, il chinino. Qui fu illustrata per la prima volta in modo sistematico l'anatomia patologica della malaria a opera di Bignami e furono identificate e descritte tutte le fasi del ciclo sporogonico di Plasmodium Vivax a opera di Marchiafava, Bignami, Grassi e Bastianelli.