Roma per gestire la situazione si appoggia ai capi locali. Al governatore Pilato, Tiberio raccomanda moderazione. Pilato però non riesce ad evitare le rivolte, le reprime con durezza e gli ebrei protestano con Tiberio. L'imperatore manda in Asia, Vitellio, dandogli pieni poteri. Questi fa rimuovere Pilato ordinando di fare ritorno a Roma per rispondere all'imperatore delle accuse dei Giudei. Destituisce anche Caifa, il sommo sacerdote del tempio di Gerusalemme. Le due massime autorità in Giudea rimossi contemporaneamente da Tiberio nel 35 d.C.