Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 05, Paragrafi 51-60

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 05, Paragrafi 51-60

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 51-60
[51] Nilus incertis ortus fontibus, ut per deserta et ardentia et inmenso longitudinis spatio ambulans, famaque tantum inermi quaesitu cognitus sine bellis quae ceteras omnes terras invenere, originem, ut Iuba rex potuit exquirere, in monte inferioris Mauritaniae non procul oceano habet, lacu protinus stagnante quem vocant Nilidem [51] Il Nilo nato da sorgenti incerte, poiché scorrendo attraverso luoghi deserti ed infuocati in un immenso spazio di lunghezza, e conosciuto per la fama solo con una ricerca innocua senza le guerre che rivelarono tutte le altre terre, ha origine, come potè appurare il re Giuba, sul monte della Mauritania inferiore non lontano dall'oceano, che ristagna subito in un lago che chiamano Nilide
Ibi pisces reperiuntur alabetae, coracini, siluri Qui si trovano pesci alabeti, coracini, siluri
Crocodilus quoque inde ob argumentum hoc Caesareae in Iseo dicatus ab eo spectatur hodie Da qui anche il coccodrillo è visto ancora oggi Cesarea dedicato nel tempio di Iside da lui (Giuba) a conferma di ciò

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 01 - 12
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 01 - 12

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 01 - 12

Praeterea observatum est, prout in Mauritania nives imbresve satiaverint, ita Nilum increscere Inoltre viene notato, che di quanto abbondano le nevi e le piogge in Mauritania, così cresce il Nilo
[52] Ex hoc lacu profusus indignatur fluere per harenosa et squalentia, conditque se aliquot dierum itinere, mox alio lacu maiore in Caesariensis Mauretaniae gente Masaesylum erumpit et hominum coetus veluti circumspicit, iisdem animalium argumentis [52] Uscito da questo lago evita di scorrere attraverso luoghi sabbiosi e deserti, e si nasconde con un tratto di alcuni giorni, poi prorompe con un altro lago più grande fra il popolo dei Masesili della Mauritania Cesariense e osserva per così dire l'insieme degli uomini, allo stesso modo degli animali

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 185 - 190
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 07, Paragrafi 185 - 190

Iterum harenis receptus conditur rursus XX dierum desertis ad proxumos Aethiopas, atque ubi iterum sensit hominem, prosilit fonte, ut verisimile est, illo quem Nigrum vacavere Entrato di nuovo fra le sabbie si nasconde ancora per venti giorni(di cammino) nei deserti fino ai più vicini Etiopi e dove vede di nuovo l'uomo, riemerge da quella sorgente, come è verosimile, che chiamarono Nilo
[53] Inde Africam ab Aethiopia dispescens, etiamsi non protinus populis, feris tamen et beluis frequens silvarumque opifex, medios Aethiopas secat cognominatus Astapus, quod illarum gentium lingua significat aquam e tenebris profluentem [53] Poi separando l'Africa dall'Etiopia, pur non popolato subito da uomini, ma da fiere e belve e ombreggiato da selve, taglia a metà la zona degli Etiopi chiamata Astapo, che nella lingua di quei popoli significa acqua che scorre dalle tenebre

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 57-70

Insulas ita innumeras spargit, quasdamque tam vastae magnitudinis, quamquam rapida celeritate, ut tamen dierum V cursu non breviore travolet, circa clarissimam earum Meroen Astobores laevo alveo dictus, hoc est ramus aquae venientis e tenebris, dextra vero Astosapes, quod lateris significationem adicit, nec ante Nilus quam se totum aquis rursus concordibus iunxit, [54]sic quoque etiamnum Giris ante nominatus per aliquot milia et in totum Homero Aegyptus aliisque Triton,  subinde insulis impactus, totidem incitatus inritamentis, postremo inclusus montibus, nec aliunde torrentior, vectus aquis properantibus ad locum Aethiopum, qui Catadupi vocantur, novissimo catarracte inter occursantes scopulos non fluere inmenso fragore creditur, sed ruere Forma isole così numerose, alcune di tanta vasta grandezza, sebbene con rapida scorrevolezza, che tuttavia oltrepassa con un corso non più breve di cinque giorni, chiamato Astabore intorno a Meroe la più famosa di quelle nell'alveo sinistro, questo è il ramo dell'acqua che viene dalle tenebre, invece a destra Astosape, che aggiunge il significato di laterale, e non Nilo fino a che non si è tutto unito di nuovo con le acque confluenti, [54] comunque chiamato ancora Giri come prima per alcune miglia ed Egitto da Omero per tutto il corso e Tritone da altri, da qui infranto sulle isole, sollecitato di altrettanto incitamento, chiuso infine dai monti, né più rapido altrove, trasportato da acque che corrono verso la zona degli Etiopi, che sono detti Catadupi, nell'ultima cataratta è ritenuto non scorrere fra gli scogli che ostacolano ma rovesciarsi
postea lenis et confractis aquis domitaque violentia, aliquid et spatio fessus, multis quamvis faucibus in Aegyptium mare se evomat, certis tamen diebus auctu magno per totam spatiatus Aegyptum fecundus innatat terrae Poi lento e domata la violenza con le acque divise, in qualche modo stanco per il cammino, sebbene si riversi nel mare Egizio con molte foci, tuttavia in certi giorni allargatosi su tutto il territorio con un grande aumento inonda fecondo l'Egitto

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 03, paragrafi 06-15

[55]  Causas huius incrementi varias prodidere, sed maxime probabiles etesiarum eo tempore ex adverso flantium repercussum, ultra in ora acto mari, aut imbres Aethiopiae aestivos, isdem etesiis nubila illo ferentibus e reliquo orbe [55] Addussero varie cause di questo aumento, ma soprattutto probabili il respingimento, in quel periodo dei venti etesii che soffiano contro, dopo aver spinto il mare oltre sulla costa, o le piogge estive dell'Etiopia, quando gli stessi etesii portano a quello le nubi dal resto della terra

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