Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 31 - 35, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 31 - 35

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 31 - 35
Numquam alias exules Lacedaemoniorum Achaei secum adduxerant in finis, quia nihil aeque alienaturum animos civitatis videbatur; tunc exercitus totius prope antesignani exules erant Mai altre volte gli Achei avevano condotto seco fuorusciti di Sparta nel territorio di questa, perché non cera forse cosa che avrebbe altrettanto alienato lanimo della città; quella volta i fuorusciti formavano quasi la testa di tutto lesercito
Hi venientibus Lacedaemoniis ad portam castrorum agmine facto occurrerunt; et primo lacessere iurgiis, deinde, altercatione orta, cum accenderentur irae, ferocissimi exulum impetum in Lacedaemonios fecerunt E, incolonnati, andarono alle porte dellaccampamento incontro agli Spartani che sopraggiungevano; dapprima si dettero a provocarli con gli insulti, poi, scoppiato un diverbio, nel bollore dellira, i più accesi dei fuorusciti ricorsero alla violenza contro gli Spartani
Cum illi deos et fidem legatorum testarentur, et legati et praetor summovere turbam et protegere Lacedaemonios vinclaque iam quosdam inicientis arcere Mentre quelli badavano a invocare gli dei e la parola data dai legati, questi e lo stratego cercavano di farsi largo tra la folla e proteggere gli Spartani, e a qualcuno per tenerlo a dovere applicavano addirittura le catene

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Livio, Ab urbe condita: Libro 23; 41-49
Livio, Ab urbe condita: Libro 23; 41-49

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 23; 41-49

Crescebat tumultu concitato turba; et Achaei ad spectaculum primo concurrebant; deinde vociferantibus exulibus, quae passi forent, et orantibus opem adfirmantibusque simul numquam talem occasionem habituros, si eam praetermisissent; foedus, quod in Capitolio, quod Olympiae, quod in arce Athenis sacratum fuisset, irritum per illos esse; priusquam alio de integro foedere obligarentur, noxios puniendos esse, accensa his vocibus multitudo ad vocem unius, qui, ut ferirent, inclamavit, saxa coniecit Scoppiò un tumulto, il chiasso si ingrossava, e gli Achei dapprima correvano a quello spettacolo: ma poi, a sentir gli esuli gridare come erano stati trattati, e le loro invocazioni di aiuto e insieme le loro proteste che se si lasciava sfuggire loccasione non se ne sarebbe mai presentata unaltra come quella; che il patto sancito sul Campidoglio e a Olimpia e sullacropoli a Atene era stato reso nullo da costoro; che prima di stringerne di nuovo un altro bisognava punire i colpevoli; insomma, messa su da tutti questi clamori, la folla alla voce di uno che gridò: Tirate, e cominciò a scagliar sassi
Atque ita decem septem, quibus vincula per tumultum iniecta erant, interfecti sunt E così diciassette, che per via del tumulto erano in catene, furono ammazzati

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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 55 - 59
Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 55 - 59

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 34; 55 - 59

Sexaginta tres postero die comprehensi, a quibus praetor vim arcuerat, non quia saluos vellet, sed quia perire causa indicta nolebat, obiecti multitudini iratae, cum aversis auribus pauca locuti essent, damnati omnes et traditi sunt ad supplicium Il giorno dopo ci furono sessantatrè arrestati, che lo stratego aveva sottratto alla violenza, non perché li volesse salvi, ma perché non voleva che morissero senza essersi difesi; e esposti allira della folla, dopo aver detto poche parole a orecchie sorde, furono tutti condannati e consegnati al carnefice
[34] Hoc metu iniecto Lacedaemoniis imperatum primum, uti muros diruerent; deinde, ut omnes externi auxiliares, qui mercede apud tyrannos militassent, terra Laconica excederent; tum uti quae servitia tyranni liberassentea magna multitudo eratante diem certam abirent; qui ibi mansissent, eos prendendi abducendi uendendi Achaeis ius esset; Lycurgi leges moresque abrogarent, Achaeorum adsuescerent legibus institutisque: ita unius eos corporis fore et de omnibus rebus facilius consensuros [34] Dopo questo atto di intimidazione fu ordinato agli Spartani, primo, che demolissero le loro mura; secondo, che tutte le milizie ausiliari straniere, le quali avevano militato al soldo dei tiranni, uscissero dalla Laconia; poi ancora che gli schiavi liberati dai tiranni (formavano una massa numerosa) se ne andassero entro un termine stabilito; chi fosse rimasto, agli Achei era riserbato il diritto di arrestarlo, farlo schiavo, venderlo: abolissero la costituzione e le consuetudini instaurate da Licurgo; si adattassero agli ordinamenti e alle leggi degli Achei; così avrebbero formato un solo organismo e più facile diventava una concordia completa

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Nihil oboedientius fecerunt, quam ut muros diruerent, nec aegrius passi sunt quam exules reduci Nulla eseguirono più docilmente che abbattere le mura, a nulla si rasi, segnarono meno che veder ritornare i fuorusciti
Decretum Tegeae in concilio communi Achaeorum de restituendis iis factum est; et mentione illata externos auxiliares dimissos ac Lacedaemoniis adscriptosita enim vocabant qui ab tyrannis liberati eranturbe excessisse in agros dilapsos, priusquam dimitteretur exercitus, ire praetorem cum expeditis et comprehendere id genus hominum et vendere iure praedae placuit A Tegea nella assemblea federale degli Achei fu emesso lordine del loro richiamo; e si accennò al fatto che gli ausiliari stranieri congedati e gli aggregati agli Spartani (così si indicavano coloro che erano stati liberati dai tiranni) erano usciti dalla città e si erano dispersi per la campagna; allora si deliberò che, prima di congedare lesercito, lo stratego con laiuto di reparti celeri rastrellasse quella gente e la vendesse a titolo di preda

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Multi comprehensi venierunt Molti, arrestati, furono venduti

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