[8] Philippus maerebat quidem et angebatur cum ad omnia ipse raptim isset nulli tamen se rei in tempore occurrisse, et rapientem omnia ex oculis elusisse celeritatem suam fortunam | [8] Filippo, in verità, era tormentato dal pensiero che, mentre in ogni circostanza egli era sempre accorso in gran fretta, ma, non era mai arrivato in tempo e il destino, levandogli di sotto agli occhi tutte le buone occasioni, si era fatto gioco della sua prontezza |
In concilio autem dissimulans aegritudinem elato animo disseruit, testatus deos hominesque se nullo loco nec tempore defuisse quin ubi hostium arma concrepuissent eo quanta maxima posset celeritate tenderet: sed uix rationem iniri posse utrum a se audacius an fugacius ab hostibus geratur bellum | Pertanto, nel concilio degli Achei, contenendo il suo tormento, parlò con superiorità di spirito, chiamando testimoni gli dei e gli uomini che in nessun luogo né in nessun momento egli aveva trascurato di accorrere con la maggior velocità possibile là dove si fosse udito il fragore delle armi nemiche; si poteva, pertanto, a stento giudicare se la guerra fosse stata combattuta o da lui stesso con più ardimento o dai nemici con maggior tendenza alla fuga |
Sic ab Opunte Attalum, sic Sulpicium ab Chalcide, sic eis ipsis diebus Machanidam e manibus suis elapsum | Così Attalo si era liberatoto da lui scappando da Opunte, così Sulpicio da Calcide, così in quegli stessi giorni aveva fatto Macanida |
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 04, 38-42
Sed non semper felicem esse fugam nec pro difficili id bellum habendum in quo, si modo congressus cum hoste sis, uiceris | Enunciava, inoltre, che la fuga non porta sempre un felice esito, né si deve giudicare difficile quella guerra, nella quale si può ottenere la vittoria appena sia possibile scontrarsi col nemico |
Quod primum esset, confessionem se hostium habere nequaquam pares esse sibi: breui et uictoriam haud dubiam habiturum, nec meliore euentu eos secum quam spe pugnaturos | La cosa più importante era che i nemici stessi avevano ammesso di non avere affatto forze eguali alle sue; fra breve egli avrebbe avuto una indubbia vittoria, poiché essi non avrebbero certo combattuto contro di lui con una sorte migliore dì quanto potevano sperare |
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Laeti regem socii audierunt | Queste parole di Filippo furono ascoltate con piacere dagli alleati |
Reddidit inde Achaeis Heraeam et Triphuliam, Alipheram autem Megalopolitis quod suorum fuisse finium satis probabant restituit | Il re poi rese agli Achei Erea e la Trifilia, ai Megalopoliti restituì Alifera perché questi sostenevano con prove efficaci che quella città aveva fatto parte dei loro possessi |
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Inde nauibus acceptis ab Achaeis--erant autem tres quadriremes et biremes totidem--Anticyram traiecit | Quindi, ricevute dagli Achei trequadríremi ed altrettante biremi, si trasferì ad Anticira |
Inde quinqueremibus septem et lembis uiginti amplius, quos ut adiungeret Carthaginiensium classi miserat in Corinthium sinum, profectus ad Eruthras Aetolorum, quae prope Eupalium sunt, escensionem fecit | Con sette quinqueremi e con più di venti navi leggere, che mi aveva mandato nel golfo di Corinto per unirle alla flotta cartaginese, partì di là per Eritre degli Etoli, che è ubicata vicino ad Eupalio e qui sbarcò |
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Haud fefellit Aetolos; nam hominum quod aut in agris aut in propinquis castellis Potidaniae atque Apolloniae fuit in siluas montesque refugit: pecora quae inter festinationem abigi nequierant sunt direpta et in naues compulsa | Non trasse tuttavia in inganno gli Etoli; infatti, tutta la gente che si trovava o nei campi o nei casolari vicini a Potidania e ad Apollonia corse a nascondersi nei boschi e sui monti; il bestiame che nella furia di fuggire gli abitanti non avevano potuto portare con sé, fu trascinato via con la forza e cacciato sulle navi |