segnali ambientale, come l'aumento stagionale della temperatura o le fasi lunari, scatenano uno dei più spettacolari fenomeni riproduttivi del pianeta: l'esplosione di nuvole di gameti di coralli. Si stima che in ogni metro quadrato di Reef vengano liberati milioni di uova.
I coralli dei reef di tutto il mondo rilasciano i gameti contemporaneamente, tranne le specie del Mar Rosso che seguono stagioni riproduttive diverse. Durante la prima notte di luna piena dell'estate avviene la fecondazione di questa Acropora, con l'espulsione di miliardi di sacchetti rosa di gameti.
I coralli più noti sono quelli che formano l'enorme base rocciosa del reef. Esistono però animali a essi imparentati che costruiscono colonie in modo diverso. Le gorgonie producono rami sostenuti da una scleroproteina detta gorgonina. Si protendono dal fondale verso l'alto o orizzontalmente, sospese su ripidi strapiombi al margine esterno della barriera corallina, a grandi profondità, e usano i minuscoli polipi per catturare plancton.
negli oceani è comune trovare animali coloniali. Un corallo maturo è formato da migliaia di minuscoli polipi simili ad anemoni. Ognuno di essi usa i propri tentacoli urticanti per afferrare il plancton, e lo condivide con i vicini. Tutti i polipi nascono dallo stesso uovo fertilizzato e sono geneticamente identici. L'intera colonia funziona come un unico super-organismo, che si espande per riuscire a catturare più cibo e rilasciare più uova durante la fecondazione.
Il corallo fungo occupa un'area grande quanto un pollice, gremita di decine di polipi. Oltre a catturare plancton, ognuno di essi contiene numerose alghe fotosintetiche da cui ottiene altro cibo. I polipi sporgono da una massa di tessuto carnoso detto cenenchima
I coralli si trovano in tutti i mari del mondo, ma le specie che edificano barriere coralline vivono soprattutto in acque poco profonde tropicali e subtropicali. Il corallo è formato da enormi colonie di individui, detti polipi, che si nutrono di plancton. Le colonie che vivono in acque basse più calde ospitano zooxantelle, alghe che usano l'anidride carbonica prodotta dalla respirazione dell'ospite per eseguire la fotosintesi e integrarne la dieta.
Alcuni animali marini non si nutrono semplicemente di cibo digerito e assimilato, ma sono in parte alimentati dal Sole. Molti coralli e alcuni idrozoi, anemoni, spugne e molluschi, nei tessuti contengono zoexantelle, alghe fotosintetiche che usano l'anidride carbonica della respirazione dell'ospite per produrre nutrienti, gran parte dei quali gli viene poi trasferito permettendogli di crescere meglio.
Nonostante sia fissato al fondale, l'anemone di mare è un ottimo predatore. Una colonna carnosa, o polipo, circondata da tentacoli urticanti si protende nell'acqua per afferrare animali di passaggio. I tentacoli portano alla vittima paralizzata alla bocca al centro del polipo, dove inghiottita e finisce nella cavità intestinale sottostante. I polipi delle attinie tappeto sono fra i più grossi abitanti del reef: un disco orale coperto di corti tentacoli simili a gemme può raggiungere quasi 1 m di diametro.
I coralli che costituiscono i reef vivono in acque tropicali poco profonde, dove la temperatura superficiale varia da 20 a 35°C. Per eseguire la loro opera hanno bisogno di una superficie rocciosa di base, una salinità normale e acque prive di sedimenti. Colonie intere di piccoli polipi di coralli, spesso non più grandi di un pisello, lavorano insieme ad altri organismi per costruire e mantenere le più grandi strutture viventi della terra. La grande barriera corallina, che costeggia l'Australia nord-orientale, comprende oltre 3000 reef ed è visibile persino dallo spazio. Le barriere coralline sono molto sensibili ai cambiamenti dell'ambiente marino, e stanno morendo a poco a poco a causa dell'aumento delle temperature, dell'acidificazione degli oceani e della riduzione di ossigeno.
Le barriere coralline occupano meno dello 0,1% degli oceani eppure vi abita circa un terzo di tutte le specie ittiche marine conosciute. La struttura tridimensionale del reef, complessa quanto quella di una foresta pluviale sulla terraferma, ha permesso ai pesci di evolversi in molti modi diversi, e di convivere e interagire con altre forme di vita
FITOPLANCTON
Gli organismi trasportati dalle correnti, come alghe microscopiche e cianobatteri che producono il proprio cibo mediante la fotosintesi, sono detti fitoplancton. Essendo necessaria la luce del sole perché avvenga la fotosintesi, il fitoplancton è confinato negli strati più superficiali del mare. E' essenziale per il ciclo del carbonio (eliminazione di anidride carbonica e rilascio di ossigeno) e per la catena alimentare marina, poiché fornisce cibo a tutte le forme di vita, dallo zooplancton alle balene.
SORGENTI IDROTERMALI
L'acqua che filtra sotto il fondale di zone vulcaniche incontra la roccia ardente fusa e riemerge da fessure sotto forma di torrenti bollenti di acqua ricca di sali, dette sorgenti idrotermali. Alcuni batteri usano le sostanze chimiche che vi sono contenute per produrre cibo, nutrendo intere comunità di animali, fra cui gamberetti e vermi giganti che vivono numerosi attorno alle vene idrotermali. Queste creature non dipendono dalle catene alimentari, che negli oceani iniziano dalle alghe fotosintetiche e sulla terraferma dalle piante.
1/4 DELLE BARRIERE CORALLINE SONO DANNEGGIATE IRRIVERSIBILMENTE
le barriere coralline sono importanti eco-regioni, eppure sono particolarmente a rischio. Sostentano circa il 25% delle specie marine del pianeta e sono incubatrici per miliardi di pesci. 2/3 delle barriere coralline del mondo sono in pericolo, e circa 1/4 sono probabilmente già danneggiate in maniera irreversibile.
Forse il pericolo più grave è l'aumento dell'acidità causato da un maggiore assorbimento di CO2 atmosferica, che rende difficile a molti animali marini di costruire le proprie conchiglie, provocando così lo tra "sbiancamento" dei coralli, un passo verso la morte delle barriere. Inoltre, vengono distrutte dall'eccesso di pesca e da pratiche dannose, come l'uso di cianuro e dinamite, nonché dalla pesca a strascico. I sedimenti derivanti dallo sviluppo urbano delle coste costruiscono la luce solare necessaria ai coralli. Anche l'inquinamento dovuto a sostanze chimiche, la pesca dei Coralli e il turismo sfrenato gravano su questo Habitat fortemente sensibile.