Nam Vestae nomen a Graecis (ea est enim quae ab illis Estiadicitur); vis autem eius ad aras et focos pertinet, itaque in ea dea, quod est rerum custos intumarum, omnis et precatio et sacrificatio extrema est | Quanto a Vesta, è un nome di derivazione greca(trattasi della stessa dea che i Greci chiamano Estia ): la sua influenza è rivolta alle are ed ai focolari e poiché a lei spetta la tutela dell'intimità è sempre l'ultima ad essere invocata ed a ricevere sacrifici |
[68] Nec longe absunt ab hac vi di Penates, sive a penu ducto nomine (est enim omne quo vescuntur homines penus) sive ab eo quod penitus insident; ex quo etiam penetrales a poetis vocantur | [68] Non molto diversa è la funzione degli dèi Penati il cui nome deriva da penus (penus è tutto ciò di cui gli uomini si nutrono) o dal fatto che essi risiedono penitus (nella parte piú interna della casa), donde anche la denominazione poetica di penetrales |
lam Apollinis nomen est Graecun, quem solem esse volunt, Dianam autem et lunam eandem esse putant, cum sol dictus sit vel quia solus ex omnibus sideribus est tantus vel quia cum est exortus obscuratis omnibus solus apparet; luna a lucendo nominata sit, eadem est enim Lucina | Quanto ad Apollo è un nome greco ed è sinonimo di sole, cosí come Diana viene identificata con la luna, dal momento che si dice " sole " sia perché " Solo " fra tutti gli astri raggiunge una considerevole grandezza,sia perché, una volta sorto, oscura tutti gli altri corpi celesti e si scorge esso " solo ";Luna deriva dal verbo lucere,come dimostra anche l'attributo Lucina |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 61-67
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 61-67
Itaque, ut apud Graecos Dianam eamque Luciferam sic apud nostros Iunonem Lucinam in pariendo invocant, quae eadem Diana Omnivaga dicitur non a venando sed quod in septem numeratur tamquam vagantibus | Così, come presso i Greci durante i parti si invoca Diana aggiungendo l'epiteto di "portatrice di luce ", così fra noi si invoca Giunone Lucina e la stessa Diana è detta anche Omnivaga non per la sua attività "venatoria ", ma perché la si annovera fra le sette stelle cosiddette " vaganti " |
[69] Diana dicta quia noctu quasi diem efficeret, adhibetur autem ad partus, quod i maturescunt aut septem non numquam aut ut plerumque novem lunae cursibus, qui quia mensa spatia conficiunt menses nominantur | [69]E chiamata Diana perché durante la notte sembra riportare la luce " diurna ", inoltre si ricorre a lei nei parti in quanto essi giungono a maturazione nel giro talora di sette o, per lo più, di nove cicli lunari che si chiamano " mesi " appunto perché percorsi " misurati " |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 51-55
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 51-55
Concinneque ut multa Timaeus, qui cum in historia dixisset qua nocte natus Alexander esset eadem Dianae Ephesiae templum deflagravisse, adiunxit minime id esse mirandum, quod Diana quom in partu Olympiadis adesse voluisset afuisset domo | Lo storico Timeo, venendo a parlare dell'incendio del tempio di Diana Efesia scoppiato proprio nella notte in cui vide la luce Alessandro, aggiunge, col suo consueto spirito, che la cosa non deve stupire poiché in quel momento Diana si era assentata da casa per assistere il parto di Olimpiade |
Quae autem dea ad res omnes veniret Venerem nostri nominaverunt, atque ex ea potius venustas quam Venus ex venustate | Infine i nostri chiamarono Venere la dea che " viene " ad ogni essere ed è preferibile far derivare dal suo nome il termine "venustà" piuttosto che attenersi alla derivazione opposta |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 21-25
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 03; 21-25
XXVIII [70] Videtisne igitur ut a physicis rebus bene atque utiliter inventis tracta ratio sit ad commenticios et fictos deos | XXVIII [70] Potete ora constatare come partendo da eccellenti ed utili scoperte relative al mondo della natura si sia giunti ad ammettere, come ovvia conclusione, dèi falsi ed immaginari |
Quae res genuit falsas opiniones erroresque turbulentos et superstitiones paene aniles | Di qui false opinioni, errori conturbanti e superstizioni poco meno che senili |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 06-10
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 06-10
Et formae enim nobis deorum et aetates et vestitus ornatusque noti sunt, genera praeterea coniugia cognationes, omniaque traducta ad similitudinem inbecillitatis humanae | Abbiamo così imparato a conoscere l'aspetto degli dèi, la loro età, i loro abiti e i loro ornamenti nonché il loro sesso, i loro matrimoni e i loro rapporti di parentela e il tutto abbassato al livello delle umane debolezze |