XXVI [66] Aer autem, ut Stoici disputant, interiectus inter mare et caelum Iunonis nomine consecratur, quae est soror et coniux Iovis, quod [ei] et similitudo est aetheris et cum eo summa coniunctio | XXVI [66] Il fluido che, come discutono gli Stoici, occupa una posizione intermedia fra il mare ed il cielo,è consacrato sotto il nome di Giunone, e poiché l'etere e questo fluido sono due elementi molto simili e strettamente collegati l'uno all'altro, Giunone è detta sorella e sposa di Giove |
Effeminarunt autem eum Iunonique tribuerunt, quod nihil est eo mollius | Questo elemento è stato reso femminile ed è stato attribuito a Giunone, perché non esiste nulla di più cedevole |
Sed Iunonem a iuvando credo nominatam | Ma, a mio parere, Iuno deriva dal verbo iuvare |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 61-67
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 61-67
Aqua restabat et terra, ut essent ex fabulis tria regna divisa | A questo punto restavano da divinizzare soltanto l'acqua e la terra per realizzare la divisione in tre regni voluta dai racconti mitici |
Datum est igitur Neptuno alterum, Iovis ut volumus fratri, maritimum omne regnum, nomenque productum ut Portunus a porta sic Neptunus a nando, paulum primis litteris immutatis | Il primo regno, cioè il dominio su tutto il mare, fu affidato a Nettuno che la tradizione vuole fratello di Giove ed il cui nome è un ampliamento dei verbo nare, cosi come Portuno è un ampliamento di porta, con la sola differenza che a nare sono state leggermente mutate le lettere iniziali |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 51-55
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 51-55
Terrena autem vis omnis atque natura Diti patri dedicata est, qui dives ut apud Graecos Plouton, quia et recidunt omnia in terras et oriuntur e terris | Oni forza terrena e la natura fu invece affidata al padre Dite che è lo stesso che dire Dives (il ricco), il Plouton dei Greci, poichè ogni cosa ritorna alla terra e da essa trae origine |
Cui Proserpinam (quod Graecorum nomen est, ea enim est quae Persephone Graece nominatur) quam frugum semen esse volunt absconditamque quaeri a matre fingunt | A Dite si ricollega Proserpina(il nome è di origine greca, trattandosi di quella dea che i Greci chiamano Persephone) che simboleggerebbe il seme del frumento e che la madre avrebbe cercata dopo la sua scomparsa |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 03; 21-25
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 03; 21-25
[67] Mater autem est a gerendis frugibus Ceres tamquam geres, casuque prima littera itidem immutata ut a Graecis; nam ab illis quoque Demeter quasi Ghemeter nominata est | [67] Il nome della madre, Cerere, deriva da " gerere fruges " quasi che il vero nome fosse Geres e che si fosse poi casualmente trasformata la lettera iniziale: lo stesso, d'altronde, accadde per il corrispondente nome greco che è Demeter in luogo di Ghemeter |
Iam qui magna verteret Mavors, Minerva autem quae vel minueret vel minaretur | Si dette infine il nome di Mavors ad un dio che magna verteret (provocasse grandi sconvolgimenti) e quello di Minerva alla dea che minueret (riducesse) e minaretur (minacciasse) |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 06-10
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 06-10
XXVII Cumque in omnibus rebus vim haberent maxumam prima et extrema, principem in sacrificando Ianum esse voluerunt, quod ab eundo nomen est ductum, ex quo transitiones perviae iani foresque in liminibus profanarum aedium ianuae nominantur | XXVII Poiché in ogni circostanza ciò che più conta è linizio e la fine, si stabiìi che nei sacrifici si invocasse per primo Giano, poiché il nome di questo dio deriva dal verbo ire al quale si ricollegano pure i termini iani, designanti le vie di passaggio e ianuae designanti le porte sulle soglie degli edifici profani |