Seneca, De Otio: 01; 05 - 08, pag 3

Seneca, De Otio: 01; 05 - 08

Latino: dall'autore Seneca, opera De Otio parte 01; 05 - 08
ut sciat se tum quoque ea acturum per quae posteris prosit Per sapere che farà anche cose attraverso cui sarà di giovamento ai posteri
Nos certe sumus qui dicimus et Zenonem et Chrysippum maiora egisse quam si duxissent exercitus, gessissent honores, leges tulissent; quas non uni ciuitati, sed toti humano generi tulerunt Certamente noi siamo quelli che diciamo che Zenone e Crisippo hanno fatto cose maggiori che se avessero condotto eserciti, amministrato cariche, proposto leggi; e le portarono non a una sola città, ma a tutto il genere umano
Quid est ergo quare tale otium non conueniat uiro bono, per quod futura saecula ordinet nec apud paucos contionetur sed apud omnis omnium gentium homines, quique sunt quique erunt E che motivo cè per cui non convenga ad un uomo buono un ozio del genere, attraverso il quale ordini i secoli futuri e non sia discusso presso pochi, ma presso tutti gli uomini di tutte le genti, quelli che sono e quelli che saranno

Maybe you might be interested

Seneca: schema riassuntivo

Lucio Anneo Seneca - Cordoba 10 a.C.

[5] Ad summam, quaero an ex praeceptis suis uixerint Cleanthes et Chrysippus et Zenon [5] Insomma, ti chiedo se Cleante e Crisippo e Zenone vissero secondo i loro precetti
dubie respondebis sic illos uixisse quemadmodum dixerant esse uiuendum: atqui nemo illorum rem publicam administrauit In maniera indubbia risponderai che essi vissero come avevano detto che si doveva vivere: eppure nessuno di loro amministrò lo stato

Maybe you might be interested

Seneca: contesto storico

Dopo la morte di Augusto (14 d.C.) a Roma cambia la situazione politica

'Non fuit' inquis 'illis aut ea fortuna aut ea dignitas quae admitti ad publicarum rerum tractationem solet Non ebbero mi dici né quella sorte né quel pedigree che suole essere ammessa alla trattazione delle cose pubbliche
' Sed idem nihilominus non segnem egere uitam: inuenerunt quemadmodum plus quies ipsorum hominibus prodesset quam aliorum discursus et sudor Ma ugualmente nondimeno non trascorsero una vita inoperosa: capirono come potesse giovare agli uomini più la loro quiete che la fatica e il sudore degli altri

Maybe you might be interested

Seneca, De Otio: 01; 01 - 04

Latino: dall'autore Seneca, opera De Otio parte 01; 01 - 04

Ergo nihilominus hi multum egisse uisi sunt, quamuis nihil publice agerent Dunque nondimeno mi sembrò che avessero fatto molto, pur non facendo niente in modo pubblico
[VII] [1] Praeterea tria genera sunt uitae, inter quae quod sit optimum quaeri solet: unum uoluptati uacat, alterum contemplationi, tertium actioni [VII] [1] ci sono soprattutto tre tipi di vita tra i quali si suole cercare ciò che sia ottimo: luno si dedica al piacere, laltro alla contemplazione, il terzo allazione

Maybe you might be interested

Seneca, De providentia: Parte 03

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 03

Primum deposita contentione depositoque odio quod inplacabile diuersa sequentibus indiximus, uideamus ut haec omnia ad idem sub alio atque alio titulo perueniant: nec ille qui uoluptatem probat sine contemplatione est, nec ille qui contemplationi inseruit sine uoluptate est, nec ille cuius uita actionibus destinata est sine contemplatione est Innanzitutto, deposta la discussione e deposto lodio che dichiarammo implacabile per chi seguiva cose diverse, vediamo che queste cose sotto luno a laltra etichetta pervengono tutte alla stessa cosa: né chi segue il piacere è senza contemplazione, né chi mirò alla contemplazione è senza piacere, né quello la cui vita fu destinata allazione è senza contemplazione
Tags: #seneca