Seneca, De Otio: 01; 05 - 08, pag 4

Seneca, De Otio: 01; 05 - 08

Latino: dall'autore Seneca, opera De Otio parte 01; 05 - 08

[2] 'Plurimum' inquis 'discriminis est utrum aliqua res propositum sit an propositi alterius accessio [2] Cè la massima differenza dici se lobiettivo sia quella cosa o se sia il passaggio per un altro fine
' Sit sane grande discrimen, tamen alterum sine altero non est: nec ille sine actione contemplatur, nec hic sine contemplatione agit, nec ille tertius, de quo male existimare consensimus, uoluptatem inertem probat sed eam quam ratione efficit firmam sibi; ita et haec ipsa uoluptaria secta in actu est Certo sia grande la differenza, tuttavia non cè luno senza laltro: né quello contempla senza azione, né questo agisce senza contemplazione, né quel terzo, di cui siamo daccordo a pensar male, approva un piacere inerte ma quello che rende a sé sicuro con la razionalità; così anche questa stessa scuola di piaceri risiede nellazione
[3] Quidni in actu sit, cum ipse dicat Epicurus aliquando se recessurum a uoluptate, dolorem etiam adpetiturum, si aut uoluptati imminebit paenitentia aut dolor minor pro grauiore sumetur [3] e perché non dovrebbe consistere nellazione, se lo stesso Epicureo dice che ogni tanto si allontanerà dal piacere, anche per cercare il dolore, se o al piacere subentrerà il rimorso o un dolore più piccolo è scelto al posto di uno più grande

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Latino: dall'autore Seneca, opera De Otio parte 01; 01 - 04

[4] Quo pertinet haec dicere [4] Dove porta dire queste cose
ut appareat contemplationem placere omnibus; alii petunt illam, nobis haec statio, non portus est A che appaia che la contemplazione piace a tutti; alcuni la cercano, per noi questa è una fermata, non la meta

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[VIII] [1] Adice nunc [huc] quod e lege Chrysippi uiuere otioso licet: non dico ut otium patiatur, sed ut eligat [VIII] [1] Aggiungi ora questo, che secondo la legge di Crisippo è lecito vivere oziosamente: non dico di sopportare lozio, ma di sceglierlo
Negant nostri sapientem ad quamlibet rem publicam accessurum; quid autem interest quomodo sapiens ad otium ueniat, utrum quia res publica illi deest an quia ipse rei publicae, si omnibus defutura res publica est I nostri dicono che un sapiente non si immetterà in qualunque stato; infatti che importa come il sapiente giunga allozio, se perché gli manca lo stato o perché lui vien meno allo stato, se cè uno stato che verrà meno a tutti

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