Seneca, De providentia: Parte 02

Seneca, De providentia: Parte 02

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 02
'Quare multa bonis uiris aduersa eueniunt Ma se vuole farli degni di sé, per quale ragione Dio manda ai buoni tante discrazie
' Nihil accidere bono uiro mali potest: non miscentur contraria Innanzitutto ti ripeto che a un uomo buono non gravo; capitare nulla che possa dirsi propriamente un male: i contrari, infatti, non si mescolano fra loro
Quemadmodum tot amnes, tantum superne deiectorum imbrium, tanta medicatorum uis fontium non mutant saporem maris, ne remittunt quidem, ita aduersarum impetus rerum uiri fortis non uertit animum: manet in statu et quidquid euenit in suum colorem trahit; est enim omnibus externis potentior Come la quantità dei fiumi, delle piogge che cadono dal cielo e delle sorgenti curative non altera la salsedine del mare, né tanto meno l'elimina, così l'assalto delle avversità non intacca l'animo dell'uomo forte: questi rimane saldo nel suo stato e nelle sue convinzioni, piegando gli eventi a sé, non sé agli eventi, perché ha un potere superiore a tutto ciò che lo circonda

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Seneca, De providentia: Parte 04
Seneca, De providentia: Parte 04

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 04

Nec hoc dico, non sentit illa, sed uincit, et alioqui quietus placidusque contra incurrentia attollitur Non dico che sia insensibile alle avversità, dico che le vince, e anche se abitualmente è tranquillo e pacifico, quando quelle gli si buttano addosso sa ergervisi contro e rintuzzarle
Omnia aduersa exercitationes putat Per lui le avversità non hanno altra funzione ed altro scopo che di esercitare la sua virtù

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Seneca, De providentia: Parte 06
Seneca, De providentia: Parte 06

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 06

Quis autem, uir modo et erectus ad honesta, non est laboris adpetens iusti et ad officia cum periculo promptus E quale uomo, degno di questo nome, che sia dedito all'onestà, non aspira ad essere all'onestà, non aspira ad essere messo giustamente alla prova, o non è pronto a fare il suo dovere anche sapendo di rischiare
Cui non industrio otium poena est Così l'ozio è una sofferenza per chi sia nato all'azione

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Seneca, De providentia: Parte 05
Seneca, De providentia: Parte 05

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 05

Athletas uidemus, quibus uirium cura est, cum fortissimis quibusque confligere et exigere ab iis per quos certamini praeparantur ut totis contra ipsos uiribus utantur; caedi se uexarique patiuntur et, si non inueniunt singulos pares, pluribus simul obiciuntur Guarda gli atleti, che, attenti come sono alle proprie forze, si battono con avversari più gagliardi di loro, anzi, durante l'esercitazione, chiedono e pretendono dagli allenatori che li preparano alla gara di scaricargli contro tutte le loro energie, e incassano colpi su colpi, e se non trovano uno che sia almeno pari a loro, si battono contemporaneamente con più di un avversario
Marcet sine aduersario uirtus: tunc apparet quanta sit quantumque polleat, cum quid possit patientia ostendit La virtù si rammollisce se non ha chi la contrasti, e solo quando dimostra quale peso può reggere rivela la sua grandezza e la sua forza

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Seneca, De providentia: Parte 03
Seneca, De providentia: Parte 03

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 03

Scias licet idem uiris bonis esse faciendum, ut dura ac difficilia non reformident nec de fato querantur, quidquid accidit boni consulant, in bonum uertant; non quid sed quemadmodum feras interest Convinciti dunque che l'uomo buono deve comportarsi nel medesimo modo: non temere durezze e difficoltà, non lagnarsi se il destino gli &avverso, accogliere come un bene, o trasformarlo in tale, qualunque male gli accada; e non importa quale ma come egli riesce a sopportarlo
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