Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 03, 1.11

Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 03, 1.11

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 06, 03, 1.11

Caput Tertium [1] Cava aedium quinque generibus sunt distincta, quorum ita figurae nominantur: tuscanicum, corinthium, tetrastylon, displuviatum, testudinatam Capitolo terzo [1] Vi sono cinque tipi di cortili: tuscanico, corinzio, tetrastilo, displuviato, testudinato
Tuscanica sunt, in quibus trabes in atrii latitudine traiectae habeant interpensiva et collicias ab angulis parietum ad angulos tignorum incurrentes, item asseribus stillicidiorum in medium conpluvium deiectus Il tuscanico ha le travi che attraversano l'atrio nel senso della larghezza, con dei correnti e delle gronde che vanno dagli angoli della parete a quelli delle travi; vi sono inoltre delle assi che reggono delle bocche d'acqua attraverso le quali essa va a cadere nel mezzo del compluvio
In corinthiis isdem rationibus trabes et conpluvia conlocantur, sed a parietibus trabes recedentes in circuitione circa columnas componuntur Nei cortili corinzi troviamo la stessa disposizione delle travi e del compluvio con la differenza che le travi distaccate dalle pareti poggiano su colonne disposte tutt'attorno

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Tetrastyla sunt, quae subiectis sub trabibus angularibus columnis et utilitatem trabibus et firmitatem praestant, quod neque ipsae magnum impetum coguntur habere neque ab interpensivis onerantur Il cortile tetrastilo ha invece delle colonne angolari, con la funzione di reggere la travatura, soluzione che si rivela pratica e solida in quanto le colonne non devono reggere pesanti carichi né su di esse grava il peso dei correnti
[2] Displuviata autem sunt, in quibus deliquiae aream sustinentes stillicidia reiciunt [2] Nel displuviato invece le travi che reggono l'armatura del tetto presentano un'inclinazione atta a favorire la caduta dell'acqua piovana verso l'esterno

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Haec hibernaculis maxime praestant utilitates, quod compluvia eorum erecta non obstant luminibus tricliniorum Questa soluzione è particolarmente adatta per le dimore invernali perché il loro compluvio sollevato verso l'alto consente una buona illuminazione nei triclini; però presenta degli inconvenienti non trascurabili per quanto riguarda i lavori di manutenzione, perché l'acqua piovana che scorre attraverso una serie di condutture, non trovando uno sfogo sufficiente, finisce col traboccare e di conseguenza il ristagno rovina le pareti e l'interno di questo tipo di edifici
Sed ea habent in refectionibus molestiam magnam, quod circa parietes stillicidia defluentia, continent fistulae, quae non celeriter recipiunt ex canalibus aquam defluentem itaque redundantes restagnant, et intestinum et parietes in eis generibus aedificiorum corrumpunt I cortili testudinati si usano laddove non si abbiano grossi carichi, così sopra la travatura si possono ricavare dei locali spaziosi

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Testudinata vero ibi fiunt, ubi non sunt impetus magni et in contignationibus supra spatiosae redduntur habitationes [3] Atriorum vero latitudines ac longitudines tribus generibus formantur [3] La larghezza e la lunghezza degli atri si possono calcolare in tre modi: nel primo caso la larghezza sarà equivalente ai tre quinti della lunghezza, nel secondo caso sarà i due terzi e nel terzo caso, dopo aver determinato la misura della larghezza, si traccerà la diagonale del quadrato costruito su questo lato ed essa corrisponderà alla misura della lunghezza
Et primum genus distribuitur, uti, longitudo cum in quinque partes divisa fuerit, tres partes latitudini dentur; alterum, cum in tres partes dividatur, duae partes latitudini tribuantur; tertium, uti latitudo in quadrato paribus lateribus describatur inque eo quadrato diagonius linea ducatur, et quantum spatium habuerit ea linea diagonii, tanta longitudo atrio detur [4] Altitudo eorum, quanta longitudo fuerit quarta dempta, sub trabes extollatur; reliquum lacunariorum et arcae supra trabes spatio tribuatur [4] L'altezza fino ad arrivare sotto le travi sarà di un quarto inferiore alla lunghezza, mentre lo spazio che rimane al di sopra verrà destinato ai lacunari e al tetto
Alis dextra ac sinistra latitudinis, cum sit atrii longitudo ab XXX pedibus ad pedes XL, ex tertia parte eius constituatur Ab XL ad pedes L longitudo dividatur in partes tres s, ex his una pars alis detur La larghezza delle ali a destra e a sinistra sarà data dividendo per tre la lunghezza dell'atrio se questa è compresa tra i trenta e i quaranta piedi; per quattro se va da cinquanta a sessanta piedi; per quattro e mezzo se va da sessanta a ottanta
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