Vitruvio, De Architectura: Libro 07, 01, 1.7

Vitruvio, De Architectura: Libro 07, 01, 1.7

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 07, 01, 1.7
Caput Primum [1] Primumque incipiam de ruderatione, quae principia tenet expolitionum, uti curiosius summaque providentia solidationis ratio habeatur Capitolo primo [1] Comincerò anzitutto dalla pavimentazione che è la più importante delle rifiniture e che deve essere particolarmente solida
Et si plano pede erit eruderandum, quaeratur, solum si sit perpetuo solidum, et ita exaequetur, et inducatur cum statumine rudus Se il lavoro va eseguito a pian terreno ci si deve assicurare che il suolo sia compatto e non soggetto a smottamenti; verificato questo, lo si spiani e vi si stenda il primo strato di calcinaccio
Sin autem omnis aut ex parte congesticius locus fuerit, fistucationibus cum magna cura solidetur Se il suolo è in tutto o in parte poco compatto, lo si consolidi per mezzo di pali

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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 02, 01, 1.9

In contignationibus vero diligenter est animadvertendum, ne qui paries, qui non exeat ad summum, sit extructus sub pavimentum, sed potius relaxatus supra se pendentem habeat coaxationem Nel pavimentare i piani superiori si badi bene che non vi sia costruita sotto nessuna parete, che passi al di sopra, ma si lasci piuttosto uno spazio tra questa e le travature soprastanti
Cum enim solidus exit, contignationibus arescentibus aut pandatione sidentibus, permanens structurae soliditate dextra ac sinistra secundum se facit in pavimentis necessario rimas Infatti se la parete arrivasse fino alle travature, seccandosi queste e torcendosi nella fase di assestamento contrariamente alla struttura muraria che resterebbe solida e rigida, si formerebbero inevitabilmente delle crepe sul pavimento a destra e a sinistra del muro

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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 01, 07, 1.2

[2] Item danda est opera, ne commisceantur axes aesculini querco, quod quercei, simul umorem perceperunt, se torquentes rimas faciunt in pavimentis [2] Non si usino inoltre tavole di ischio unitamente a quelle di quercia dato che queste ultime per effetto dell'umidità si torcono e provocano fessure nei pavimenti
Sin autem aesculus non erit et necessitas coegerit propter inopiam, querceis sic videtur esse faciundum, ut secentur tenuiores; quo minus enim valuerint, eo facilius clavis fixi continebuntur Però in mancanza di ischio e dovendo per scarsa disponibilità far ricorso al legno di quercia, sarà opportuno ricavarne delle assi molto sottili cosicché facciano meno forza e possano facilmente esser tenute in sesto dai chiodi

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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 07, 09, 1.6

Deinde in singulis tignis extremis partibus axis bini clavi figantur, uti nulla ex parte possint se torquendo anguli excitare Si piantino infine due chiodi all'estremità di ciascuna tavola affinché anche torcendosi non si sollevi agli angoli
Namque de cerro aut fago seu farno nullus ad vestutatem potest permanere Breve durata hanno il cerro, il faggio e il frassino
Coaxationibus factis, si erit, filex, si non, palea substernatur, uti materies ab calcis vitiis defendatur Ultimata la struttura in legno vi si stenda se possibile uno strato di felci o altrimenti della paglia, per isolare e proteggere il legno dalla calce
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