Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 01 - DESTINO DEGLI ENEADI
aspera tum positis mitescent saecula bellis: cana Fides et Vesta, Remo cum fratre Quirinus iura dabunt; dirae ferro et compagibus artis claudentur Belli portae; Furor impius intus saeva sedens super arma et centum vinctus aenis post tergum nodis fremet horridus ore cruento | Allora finite le guerre i secoli crudeli si mitigheranno:la bianca Fede e Vesta, Quirini col fratello Remofaranno le leggi; si chiuderanno col ferro e stretti strumentile porte di Guerra; l'empio Furore dentrosedendo sulle crudeli armi e imprigionato da cento nodibronzei dietro la schiena fremerà con la bocca insanguinata |
' Haec ait et Maia genitum demittit ab alto, ut terrae utque novae pateant Karthaginis arces hospitio Teucris, ne fati nescia Dido finibus arceret | Così dice e manda dall'alto il figlio di Maia,perchè le terre e le nuove fortezze di Cartagine si aprano per l'ospitalità ai Teucr che Didone ignara del fatonon (li) cacciasse dai territori |
volat ille per aera magnum remigio alarum ac Libyae citus astitit oris | Egli vola per l'ampia ariacol remeggio delle ali e pronto si fermò sulle spiagge di Libia |
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et iam iussa facit, ponuntque ferocia Poeni corda volente deo; in primis regina quietum accipit in Teucros animum mentemque benignam | Ed ormai esegue gli ordin ed i Puni lasciano gli animifier volendolo il dio; anzitutto la regina ha un animo calmo ed un proposito benevolo verso i Teucri |