Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 07; 06-10
| [7,3] si illos aquilo propelleret, ad meridiem semper agerentur, quo ventus hic nititur: atqui varie cucurrerunt, alii in ortum, alii in occasum, omnes in flexum; quod iter non daret ventus | [7,3] Ma se fosse laquilone a spingerle, esse andrebbero sempre verso sud, come fa laquilone: eppure, abbiamo verificato che il loro corso varia molto, diretto adesso verso levante ora verso ponente, e tutte possiedono una traiettoria curvilinea, che il vento non sarebbe in grado di imprimere loro |
| Deinde si aquilonis illos impetus a terris in altum levaret, aliis ventis non orirentur cometae: atqui oriuntur | Inoltre, se fosse la spinta dellaquilone a sollevarle da terra verso lalto, non sorgerebbero comete con altri venti: nonostante ciò sorgono |
| [8,1] Illam nunc rationem eius (utraque enim utitur) refellamus: quicquid umidi aridique terra efllavit, cum in unum coit, ipsa discordia corporum spiritum versat in turbinem; tunc illa vis venti circumeuntis quicquid intra se comprehendit cursu suo accendit et levat in altum, ac tam diu manet splendor ignis expressi quamdiu alimenta sufficiunt; quibus desinentibus et ipse subsidit | [8,1] Confutiamo adesso quellaltra spiegazione di Epigene ( egli, infatti, usa entrambe): quando tutte le esalazioni umide e secche emanate dalla terra si riuniscono nello stesso punto, la loro lotta cambia laria in un turbine; allora la violenza del vento che ruota su se stesso incendia e solleva in alto nella sua corsa tutto quello che contiene dentro di sé, e lo splendore del fuoco che è guizzato fuori dura fino al momento in cui possiede abbastanza alimento; quando questo vien meno, anchesso svanisce |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 07; 01-05
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 07; 01-05
| [8,2] Qui hoc dicit, non notat qualis sit turbinum cursus et qualis cometarum: illorum rapidus ac violentus et ipsis ventis citatior est, cometarum lenis et qui per diem noctemque quantum transierit abscondat | [8,2] Chi afferma ciò non osserva comè il corso dei turbini e comè quello delle comete: quello dei turbini è travolgente e violento e più veloce dei venti stessi, quello delle comete è dolce e tale che non ci si accorge dello spazio che hanno percorso in un giorno e una notte |
| Deinde turbinum motus vagus est et disiectus et, ut Salustii verbis utar, verticosus, cometarum autem compositus et destinatum iter carpens | Inoltre, il moto dei turbini è errante e discontinuo e, per utilizzare unespressione di Sallustio, vorticoso, mentre quello delle comete è regolare e segue una rotta prestabilita |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 06; 06-10
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 06; 06-10
| [8,3] Num quis nostrum crederet lunam aut quinque sidera rapi vento aut turbine rotari | [8,3] Qualcuno di noi crederebbe forse che la luna o i cinque pianeti siano trasportati dal vento o fatti ruotare dal turbine |
| Non, ut puto | Nessuno, credo |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Prefatio 01 - 17
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Prefatio 01 - 17
| Quare | Perché |
| Quia non est illis perturbatus et impotens cursus | Perché non possiedono un corso irregolare e sfrenato |
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Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 01; 05-07
Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 01; 05-07
| Ad cometas idem transferamus: non confuse nec tumultuose eunt, ut aliquis credat illos causis turbulentis et inconstantibus pelli | Applichiamo le medesime considerazioni alle comete: esse non avanzano confusamente e disordinatamente, cosicché si possa credere che siano spinte da cause disordinate e incostanti |
